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Channel: Touring Club - Itinerari e weekend
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Weekend alla scoperta del Gargano, tra mare e foreste

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La montagna del Sole regala scenari mozzafiato e infinite suggestioni
Dalla splendida costa con le spiagge di Mattinata, Vieste, Peschici ai luoghi della fede di San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo, il Gargano è un territorio meraviglioso, dove il verde domina la roccia che porta al mare cristallino e dove sono ricche le suggestioni spirituali, culturali e aritistiche. Siamo nel nord della Puglia, per un tuffo nelle bellezze di un promontorio da scoprire passeggiando, facendo trekking, percorrendo la Foresta Umbra a cavallo o in mountain bike. Un Gargano da amare e da vivere in tutte le sue sfaccettature.



IL BOSCO QUARTO
E' lasciando l'automobile a casa o presso la struttura ricettiva dove si è ospitati, che si può scoprire la bellezza straordinaria del Promontorio. Un percorso da fare passeggiando, o andando a cavallo o in bici, è sicuramente quello del Bosco Quarto, nel territorio di Monte Sant'Angelo, tra la piana di Monte Calvo e Monte Spigno. Si tratta di un'immensa cerreta con una superficie di circa ottomila ettari, caratterizzata da una serie di strade bianche, grazie alle quali è possibile fare lunghe passeggiate godendo dell'ombra e del fresco garantiti dalle fronde dei grandi cerri. Lungo il percorso ci si imbatte in esemplari di cerro e di carpino bianco secolari ed è proprio in queste zone, che è possibile rilassarsi ed ascoltare i versi dell'allocco, del picchio e del tordo.

LE AREE CARSICHE
Un'altra avventura tutta da vivere è quella nelle aree carsiche. Infatti il Gargano è un promontorio costituito da rocce calcaree, testimoni di una storia geologica che ai giorni d'oggi ci regala delle manifestazioni carsiche di tutto rilievo, come doline, grotte, ipogei e cutini.

È nel territorio di Sannicandro Garganico che si trova una delle doline più grandi d'Europa: la dolina pozzatina, larga 400 metri, lunga 600 e profonda 100. Le pareti della dolina sono ricoperte di un bosco davvero importante di lecci e querce. Su una delle pareti si aprono due grotte ed è possibile scendere per una mulattiera molto stretta fino in fondo all'anfiteatro naturale. Uno spettacolo creato interamente dalla forza della natura e degli eventi atmosferici.

IL MONTE SPIGNO
Un'area dove poter passeggiare è anche quella del Monte Spigno che, con i suoi poco più di 1000 metri, è la terza cima più alta del Gargano e si trova nel territorio del comune di Monte Sant'Angelo. La parte più alta del monte è interessata da fenomeni carsici superficiali con numerose doline.

La ricca flora di questa zona è la caratteristica principale: le faggete, le leccete, le cerrete e le praterie ci fanno compagnia nella gita in mountain bike, in bici o in una bella passeggiata. Durante la visita si potranno ammirare anche le numerose specie di picchi presenti in zona e altri volatili.

LA FORESTA UMBRA
Con i suoi 11mila ettari di bosco, la Foresta Umbra costituisce il polmone verde del Parco Nazionale del Gargano. Estendendosi a circa 830 metri di altitudine nel cuore del promontorio, la foresta copre tutto il territorio dei comuni di Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo, Vieste e Peschici. Per la fitta presenza di alberi e per la loro particolare altezza, la parte bassa del bosco risulta molto cupa e ombrosa; caratteristica che ne spiega la denominazione.

Punto di visita obbligato è il piccolo “laghetto” della Foresta, il Cutino di Umbra, da cui partono i 14 sentieri che si inoltrano nei boschi, realizzati dalla Forestale, tutti percorribili a piedi. Un luogo magico che merita una sosta per godere della bellezza naturalistica del luogo.



I LAGHI COSTIERI
I due laghi costieri di Varano e di Lesina si trovano nella zona settentrionale litoranea, bassa e sabbiosa. Il Lago di Varanoè il lago più esteso dell’Italia meridionale, famoso per la ricchezza di specie ittiche delle acque. Il lago salato di Lesina dalla forma allungata, è noto soprattutto per la pesca alle anguille, notevole fonte di reddito per il comune.

Tra i due laghi spicca Monte d’Elio, sito archeologico, dove sorgeva l’antica città di Devia. Da qui il panorama sui laghi, il mare e le Isole Tremiti è mozzafiato.



INFORMAZIONI
Gruppo di Azione Locale Gargano Soc. Cons. a r.l.
Via Jean Annot sn, 71037 Monte SantíAngelo (FG)
Tel. 0884.564164 - Fax 0884.568245
e-mail: info@galgargano.it 
www.galgargano.it
#mygarganoexperience
 
 
 
10 Dicembre 2015

Che cosa fare il weekend del 12-13 dicembre in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Grandi appuntamenti e piccole manifestazioni: ecco i nostri consigli
 
Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. AD AQUILEIA PER LA TUNISIA
Un evento eccezionale, quello che ha luogo ad Aquileia, in provincia di Udine. Il Museo Archeologico Nazionale ospita infatti importanti reperti in arrivo dal Museo Nazionale del Bardo di Tunisi, colpito lo scorso 18 marzo dal terrorismo fondamentalista: nella mostra Il Bardo ad Aquileia le opere tunisine dialogano con quelle aquilesi, non solo a sottolineare i legami che caratterizzavano il Nord Africa e l’Alto Adriatico in età romana, ma anche a testimonianza di quanti si oppongono a una iconoclastia che tenta di negare alla radice il dialogo interculturale e interreligioso. Fino al 31 gennaio.  
Info sul sito del museo.



2. A COURMAYEUR PER IL NOIR
Come ogni anno, si rinnova a Courmayeur (Ao) l'appuntamento con Noir in festival, l'evento che celebra la produzione cinematografica noir. I film in gara sono tutte anteprime assolute, selezionate tra le migliori novità nel genere dell'anno, e concorrono al Leone Nero per il miglior film: proiezioni per tutta la settimana, fino a domenica 13. L'occasione per fare un giro sotto al Monte Bianco.
Info sul sito dedicato



3. A NAPOLI PER LA NOTTE BIANCA
La notte di sabato 12 dicembre sarà la grande notte Bianca del centro storico di Napoli, intitolata Notte d’Arte 2015 – la cultura della pace. Street food a piazza del Gesù, musica in varie location, apertura straordinaria del museo cappella Sansevero, chiese e musei aperti fino a tarda sera. Amref, la più importante organizzazione sanitaria no profit presente in Africa, durante la notte sarà presente presso la mostra agroalimentare Magna nel complesso di San Domenico Maggiore.



4. A MILANO E A RICCIONE PER IL LIBERTY
Grande weekend per gli appassionati di liberty. A Palazzo Reale di Milano si inaugura giovedì 10 Alfons Mucha e le atmosfere art nouveau: 220 opere in mostra per scoprire il gusto elegante dell'epoca attraverso le creazioni del grande artista ceco Alfons Mucha e le opere d'arte decorativa di artisti e manifatture europei attivi nello stesso periodo. Domenica 13, invece, all'hotel Corallo di Riccione si terrà la premiazione del concorso Italian Liberty, che premia fotografie e video dedicate ai luoghi del liberty ancora da scoprire e valorizzare: premiazione, proiezione immagini e video, intermezzo canoro e visita ai monumenti liberty della città. 
Info: Milano, sito dedicato; Riccione, nostra scheda evento.



5. NEL SALENTO PER UN FOTOGRAFO D'ANTAN
Fino al 22 dicembre chi è in giro per il Salento non deve perdere Visioni del Sud. Esplorazioni fotografiche di Giuseppe Palumbo, una mostra laboratorio sull'opera del fotografo e intellettuale pugliese. La manifestazione, ospitata tra Calimera, Gallipoli e Lucugnano, tutte cittadine in provincia di Lecce, è il preludio alla grande retrospettiva dedicata alla figura di questo autore e al suo monumentale archivio che, oltre ad essere uno dei primissimi fotoreporter nell'accezione più moderno del termine, è stato corrispondente del Touring Club Italiano per la rivista "Le Vie d'Italia", spendendosi dunque nella promozione ante litteram del territorio. Autore di cartoline illustrate, monografie e saggi sulle tradizioni e di guide turistiche, Palumbo fu un instancabile viaggiatore, oltre che catalogatore, e il suo archivio consta di ben 1740 immagini, tra monumenti, paesaggi, vedute del Salento della prima metà del Novecento. 
Tutte le informazioni sulla nostra scheda evento



6. A TORINO PER IL SEICENTO NAPOLETANO
Dal 12 dicembre, in mostra a Palazzo Madama di Torino tre importanti opere del Seicento napoletano della collezione di Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale di Intesa Sanpaolo a Napoli; fulcro di una mostra dossier dedicata alla pittura napoletana del primo Seicento, in particolare agli allievi del maestro spagnolo Jusepe de Ribera, tra cui Giovanni Ricca che dipinse la “Santa Caterina”. Contemporaneamente, a Napoli si potrà ammirare il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, previsto a Napoli dal 5 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016. La mostra si inserisce in un rapporto di scambio e collaborazione tra la Fondazione Torino Musei e Intesa Sanpaolo.
Info sul sito dedicato.



7. A CAGLIARI PER INSTALLAZIONI E ARCHEOLOGIA
Un dicembre intenso a Cagliari con Spece is the place/Percorsi di arte pubblica. Fino a gennaio, è da vedere un’installazione luminosa appositamente progettata da Alfredo Pirri, che utilizza la tecnica tradizionale delle luminarie natalizie per ritessere il paesaggio urbano. E fino ad aprile (inaugura proprio questo weekend) la mostra “Eurasia. Fino alle soglie della storia”, un racconto archeologico dai popoli del Caucaso fino alla civiltà nuragica attraverso oltre 350 oggetti dell'Ermitage di San Pietroburgo e altrettanti dai musei sardi. 
Info: sito Musei Civici

8. IN EMILIA ROMAGNA PER MOSTRE
Fino a domenica 13 al Castello Estense di Ferrara è presentato al pubblico ­– in anteprima assoluta – il dipinto inedito Caino e Abele, recentemente attribuito secondo studi condotti da storici dell’arte al periodo giovanile di Giovan Francesco Barbieri, detto Il Guercino. Si può poi proseguire per Imola, dove la fondazione della locale Cassa di risparmio ha appena inaugurato una mostra realizzata con le sue collezioni, in un'interessante riflessione sul significato della parola arte: l'esposizione raccoglie infatti pittura, scultura, arte della calzatura, moda, ceramica, manoscritti, arredamento, artigianato. 
Info: Ferrara, sito del castello; Imola, sito dedicato.



9. IN PIEMONTE, EMILIA ROMAGNA E TRENTINO PER PRESEPI
Tra le tantissime manifestazioni natalizie, questo weekend vi segnaliamo tre località che puntano tutto sui presepi:
- a Ossana, nella trentina val di Sole, più di 100 presepi per le vie del paese, con Castel San Michele, aperto al pubblico nel 2014, custode di un suggestivo presepio simbolo del Centenario della Grande Guerra (info sul sito della val di Sole);
- a Cesena, l’allestimento di uno dei presepi meccanici più grandi d’Italia, con personaggi di oltre un metro di altezza raffigurante antichi mestieri e scene di vita quotidiana (nella foto sotto; info sul sito dedicato); 
- a Mosso, nel Biellese, in località Marchetto, il presepe gigante, con scene a grandezza naturale per le vie del paese; bellissima la piazzetta dell'antico mercato (info sul sito dedicato). 



10. A ROMA PER LE MOSTRE DEL GIUBILEO
Raffaello, Henri Moore, impressionisti... ce n'è per tutti i gusti a Roma. Per scoprire tutte le mostre di dicembre e dei prossimi mesi, basta leggere la nostra news dedicata.



 
 
10 Dicembre 2015

Che cosa fare a Napoli: un weekend tra presepi e sapori

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Luca Sartori
Il suggestivo intreccio di vicoli del centro storico, gli affacci sul mare e la ricca cucina della tradizione
 
Napoli è un universo di emozioni. La magia delle sue strade e la poesia dei suoi sapori incantano. E’ difficile riuscire a riassumerne le innumerevoli sfaccettature: è una città da guardare, da toccare e da ascoltare in silenzio, una città da vivere ovunque, per le strade, nelle piazze e sul lungomare, nelle pizzerie, nei caffè storici e nei teatri, nei musei, nelle chiese e nei monasteri. Chi sceglie di visitare Napoli sceglie di affidarsi alla scoperta di un mondo unico e irripetibile, decide di lasciarsi guidare dalla città, dalle sue meraviglie e dalla sua bellezza. Una bellezza fortunatamente capace, il più delle volte, di oscurarne il volto meno poetico.


 
VENERDI SERA SUL LUNGOMARE DI NAPOLI
E’ la classica cartolina della città, con sullo sfondo l’inconfondibile sagoma del Vesuvio, ad accoglierci quando il sole guadagna la linea dell’orizzonte, e lentamente si fa inghiottire dal mare. Napoli si stende in un immenso abbraccio su questa splendida porzione di Tirreno che, da sempre, ne accarezza le rive. Colpisce la sua straordinaria vitalità. Tutta la città sembra essere nelle strade e nelle piazze. I vicoli del centro regalano i profumi delle cucine, mentre le tante pizzerie accolgono i primi clienti della serata. La prima cena napoletana prevede i tradizionali spaghetti con le vongole veraci ed una frittura di calamari e gamberi, il tutto accompagnato da un buon bianco campano, il Fiano di Avellino.
 
SABATO TRA I DECUMANI
Non può che iniziare con un caffè e una buona sfogliatella riccia, preparata con la pasta sfoglia, il sabato nel capoluogo campano. Prima parte della giornata da dedicare alla visita del centro storico.

Sono i Decumani, le tre principali arterie del suo centro antico, la meta della mattinata. Quello superiore, composto, tra le altre, da via Anticaglia, quello maggiore, con il cuore in via Tribunali, e l’inferiore, adesso anche via B. Croce e via S. Biagio dei librai. Un suggestivo reticolo di vicoli e vicoletti collega le tre arterie nelle quali sono concentrati una moltitudine di tesori artistici.
 
Da piazza Dante, dove fin dalla fine del Cinquecento si teneva il secondo mercato più importante della città, e sulla quale sfocia una delle arterie dello shopping cittadino, via Toledo, si accede a Port’Alba, una delle antiche porte cittadine, e si percorre l’omonima via fino a giungere in piazza Bellini, particolarmente frequentata e ricca di locali. Da qui parte il principale dei decumani, il maggiore, in gran parte costituito da via dei Tribunali.

Imperdibili lungo il decumano maggiore, che giunge fino a Forcella (scenario di uno degli episodi di “Ieri, oggi, domani” di Vittorio de Sica, capolavoro del cinema italiano di metà anni Sessanta) sono la chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, dal campanile romanico risalente all’ XI secolo, e l’interno dalla pavimentazione in maiolica del XVIII secolo, e quella di San Paolo Maggiore, eretta sui resti del tempio dei Dioscuri e situata in piazza San Gaetano. In quest’ultima confluisce via San Gregorio Armeno, la storica strada delle botteghe artigiane dei presepi che collega il decumano maggiore con l’inferiore.


Difficile non farsi catturare dalla moltitudine di botteghe, bancarelle e negozietti ricolmi di statuine in terracotta per i presepi, casette di sughero e cartone, oggetti meccanici e miniature. Domina la pittoresca via il bel campanile che funge da cavalcavia e unisce monastero e chiesa omonima. Proseguendo su via dei Tribunali si giunge fin sua via Duomo. Da vedere la Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, nota anche come Duomo di San Gennaro, fatta erigere a partire dal XIII secolo da Carlo D’Angiò, dove più stili, dal gotico al rinascimentale, dal barocco al neogotico, la rendono uno dei tesori più apprezzati e visti della città.
 
Pranzo a base di pesce con i paccheri, i tipici maccheroni giganti napoletani, con le cozze, per proseguire con un buon calamaro ripieno di friarielli.
 
Pomeriggio che inizia nel decumano inferiore, anche conosciuto come Spaccanapoli, dove un tempo si concentravano le residenze degli uomini potenti e alcuni conventi degli ordini religiosi. Da vedere la chiesa del Gesù Nuovo, dalla bella facciata rinascimentale e dall’apprezzabile interno barocco, la basilica di Santa Chiara, dall’imponente facciata con un grande rosone centrale, che ospita la tomba della dinastia dei Borbone, ed il complesso di San Domenico Maggiore, tra i principali e culturalmente più rilevanti della città. Seconda parte del pomeriggio in via Toledo, importante arteria dello shopping e della cultura partenopea; oltre un chilometro tra piazze, palazzi nobiliari e chiese.
 
Non può che essere la pizza ad impreziosire la cena del sabato sera napoletano. Per apprezzarne al meglio la bontà, ideale la scelta tra la marinara, con pomodoro, aglio, origano e olio extravergine di oliva, e la margherita, con pomodoro, mozzarella di bufala campana a cubetti o fiordilatte, basilico e olio extravergine d’oliva.
 
DOMENICA TRA MASCHIO ANGIOINO E PALAZZO REALE
Colazione con sfogliatella, questa volta frolla, e caffè, prima di tuffarsi nuovamente nelle meraviglie di Napoli.

Partenza da Piazza del Plebiscito, situata tra il lungomare e via Toledo. Tra le più grandi d’Italia, la piazza era un tempo uno slargo dove si svolgevano le feste popolari. La Basilica di San Francesco di Paola, Palazzo Salerno, il Palazzo della Prefettura ed il Palazzo Reale gli fanno da cornice. Assolutamente da non perdere il museo di Palazzo Reale; tra le residenze della casa reale dei Borbone fu, dopo l’Unità d’Italia, residenza napoletana dei sovrani di casa Savoia. La collezione Farnese, il percorso murattiano, il percorso vicereale, il percorso sabaudo e quello borbonico sono solo una parte dei tanti tesori custoditi nel museo del palazzo, un percorso nella storia tra opere, dipinti, arredi ed oggetti che hanno segnato la storia e la cultura della città e degli uomini che l’hanno resa celebre.


Pranzo con un buon piatto di ziti al ragù napoletano e un’appetitosa salsiccia con provola e friarielli.
 
Dopo il pranzo e le meraviglie del Palazzo Reale, ideale è una bella passeggiata pomeridiana per godersi ancora qualche bellezza partenopea. Castel Nuovo, detto anche Maschio Angioino, è l’imponente e scenografico castello medioevale e rinascimentale che domina piazza Municipio. Con le sue enormi torri è uno dei simboli della città. A due passi c’è lo splendido Teatro San Carlo, tra i palcoscenici più importanti del mondo, il più antico teatro lirico del mondo fondato nel 1737. Da vedere, a due passi dal San Carlo, il salotto della città, la bella Galleria Umberto I, costruita tra il 1887 ed il 1890, storico centro mondano del capoluogo, che per oltre mezzo secolo ospitò i celebri sciuscià, i lustrascarpe della città. La giornata dei tesori della città non può che finire con una passeggiata sul lungomare, su quella via Francesco Caracciolo che sa, da sempre, regalare l’indimenticabile cartolina di Napoli sul mare.


 
Cena con insalata di polpo e zuppa di cozze, da accompagnare con un buon vino bianco campano, magari l’Aversa Asprinio. Poi una delle regine della tavola napoletana, la sontuosa pastiera. Non si può ovviamente che proseguire con la classica tazzina di caffè, che da queste parti è cultura o forse più, e chiudere questo weekend nel cuore di Napoli con un ottimo limoncello e lo sguardo appoggiato sul golfo.
 
INFORMAZIONI UTILI
Muoversi
Avete necessità di noleggiare un'auto? Hertz offre vantaggiosissime convenzioni ai soci Touring: potrete prenotare il vostro mezzo con uno sconto fino al 15 per cento. Tutte le informazioni sulla nostra scheda convenzione. 

Visitare
Tra le tante attrazioni, a Napoli sono ben cinque i monumenti tenuti aperti dai Volontari Touring per il patrimonio culturale nell'ambito dell'iniziativa Aperti per Voi. Eccoli (il link rimanda alla scheda rispettiva):
Dormire e mangiare
Per dormire a Napoli, consultate la nostra selezione di alberghi, agriturismi e b&b.
Per mangiare a Napoli, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.

Tra i vari indirizzi consigliamo: 
- il ristorante Umberto, situato nel cuore vitale della città è un ristorante storico di Napoli che affonda le sue radici nel 1916 (sconto 10 per cento ai soci Tci); ecco la nostra scheda
- l'osteria La Chitarra, locale della Napoli aragonese dove si respira la più tradizionale atmosfera partenopea; tra i piatti del locale i classici ziti al ragù e la salsiccia con provola e friarielli (sconto 10 per cento ai soci Tci); ecco la nostra scheda
- la pizzeria Starita, storica pizzeria con 110 anni di storia situata nel cuore della città; ecco la nostra scheda
- l'Hotel Palazzo Decumani, hotel di charme a due passi dal Monastero di Santa Chiara e dalla Cappella di San Severo; ecco la nostra scheda
- l'Albergo del Golfo (www.albergodelgolfo.com), situato a due passi dal Maschio Angioino e dal lungomare; 
- l'hotel Naples (www.hotelnaples.it), hotel elegante e raffinato, è situato in corso Umberto I, arteria del centro storico della città.
 
INFO:
 
 
 
13 Dicembre 2015

Dieci itinerari da fare sui monti senza neve

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Piero Carlesi
In attesa di usare sci e ciaspole... ecco come approfittare dell'autunno prolungato
Dall'estate calda ecco l'autunno secco. Sull'arco alpino non cadono precipitazioni da 40-50 giorni; in molte località la stagione sciistica è stata rimandata a data da destinarsi; si sono salvate solo quelle dotate di efficienti impianti di innevamento artificiale... anche se i bacini idrici che alimentano i cannoni si stanno esaurendo.
Il risultato è che le programmate vacanze di Natale sulla neve non si potranno passare sugli sci o sulle ciaspole. Che fare allora? Niente paura: se avete prenotato la casa o l'albergo in montagna troverete altre occasioni di svago, per esempio camminare, in attesa delle nevicate, su tanti sentieri che normalmente si percorrono d'estate. Ve ne proponiamo qui di seguito dieci fra i tanti.
 
 
PIEMONTE E VALLE D'AOSTA
1 – In val Troncea (TO)
Se siete a Sestriere o nei dintorni ecco una escursione facile da fare senza neve.
Alla borgata Traverses dopo Pragelato, in val Chisone, superato il centro abitato, alla rotonda svoltare alla terza uscita, per imboccare la Val Troncea. Proseguire per un km circa, fino alle case di Pattemouche, dove, poco dopo, la strada termina in un ampio parcheggio prima di un ponte sul Torrente Chisone.
Dal parcheggio si imbocca il Sentiero delle Ciaspole, percorso segnalato dalle guardie del Parco della val Troncea con paline blu e cartellonistica. Dopo il parcheggio si tiene la sinistra orografica e si percorre un primo tratto in salita, per poi ridiscendere verso il torrente Chisone, in corrispondenza del vecchio Mulino di Laval. Si attraversa il torrente su di un robusto ponte pedonale e si prosegue a lato della pista di fondo (rispettando gli sciatori camminando di lato e in fila indiana) fino al rifugio (1915 m) costeggiando il torrente Chisone, con scorci caratteristici del letto del fiume a tratti ghiacciato.
 
 
2 – In val Ferret al rifugio Bonatti (AO)
Ecco una gita da Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco. È un omaggio al monarca delle Alpi e prevede di percorrere in auto la val Ferret fino a Lavachey, 1642 m. Da qui, superati alcuni tornanti si imbocca la destra, prima del ponte in legno, il sentiero 28 che sale nel bosco. Arrivati al bivio per Sécheron – Val Arminaz, si devia sul sentiero a sinistra, fino a raggiungere, in ore 1.20 il rifugio Bonatti (2025 m), posto su un terrazzo panoramicissimo che ha di fronte l'immensa mole del Monte Bianco. Dal rifugio, volendo, si può proseguire nel vallone di Malatrà, acquistando ancor più panorama, sino al Col Malatrà.
 
 
3 – Ad Alpenzu Grande (AO)
Soggiornate a Gressoney? Ecco un itinerario che si può fare facilmente in inverno, senza neve.
Si risale la valle del Lys verso Gressoney St-Jean; raggiunta la frazione Chemonal (1410 m); qui a sinistra della strada parte il sentiero che in un'ora conduce alle case di Alpenzu Grande (1810 m), dove c'è anche l'omonimo rifugio però chiuso d'inverno. Panorama sul Monte Rosa.
Il villaggio è uno dei più antichi insediamenti walser della valle: le abitazioni (13 in tutto) sono datate dal 1668 in avanti. Il villaggio è sotto la tutela della sovrintendenza per i beni culturali ed ambientali.
Per info: www.lovevda.it.
 
 
4 – All'Alpe Pedriola (VB)
Ai piedi della maestosa parete est del Monte Rosa, si trova l'alpe Pedriola, a 2070 m in alta valle Anzasca, a monte di Macugnaga (Vb); qui sorge il rifugio Zamboni Zappa di proprietà della sezione Sem del Cai, chiuso d'inverno.
L'immenso prato e l'alpeggio sono, d'estate, luoghi naturali di gioco per i bambini, che con mamma e papà potranno andare alla scoperta di una natura incontaminata.
La conca dell'Alpe Pedriolaè attraversata da un sinuoso torrente e bastionata dalle morene del ghiacciaio (occhio al ghiaccio lungo il torrente). La presenza di enormi massi erratici è indice dello sviluppo raggiunto dai ghiacciai nell'era quaternaria. I massi si prestano molto bene all’attività di bouldering (arrampicata sui massi). Il rifugio si raggiunge da Pecetto di Macugnaga in ore 2.15.
Per info: tel. 0324.65313, cell. 340.7977167; www.rifugiozamboni.com.
 
 
LOMBARDIA
5 – Al rifugio Gerli-Porro (SO)
L'escursione è consigliata a chi soggiorno in val Malenco. Il rifugio Gerli-Porro si raggiunge facilmente in un'ora dalla località di Chiareggio, nel comune di Chiesa Valmalenco, utilizzando una comoda mulattiera. La pista parte sulla sinistra della piccola chiesetta dedicata a Sant’Anna, nel centro della frazione. Ci si abbassa al torrente Mallero e lo si supera con un ampio ponte di legno. Al bivio si prende a destra e si prosegue in direzione SO lungo l’ampio tracciato. È un sentiero percorribile anche in mountainbike fino a un centinaio di metri dai rifugi, dove si fa più verticale e il fondo diventa dissestato. Si è immersi in un profumatissimo bosco di abeti e larici, interrotto qua e là da piccole vallettine (occhio al ghiaccio) che nel periodo invernale fanno da scivolo ad ingenti quantità di neve proveniente dai pendii sovrastanti.
Verso le fine del percorso, quando si comincia ad intravedere il caratteristico tetto rosso del rifugio, la mulattiera si fa un po’ più impervia e sassosa.
Siamo all’inizio dell’ampio pianoro dell’Alpe Ventina (1960 m), racchiuso a sinistra dalle cime del Duca, Rachele, Sassarsa, Giumellini e Cassandra, di fronte dall’imponente mole del Monte Disgrazia, mentre a sinistra completano il semicerchio la Punta Kennedy e il Pizzo Ventina.
 
 
6 – In val Zebrù (SO)
Questo è un itinerario consigliato a chi soggiorna in alta Valtellina, a Bormio o dintorni.
Val Zebrùè una lunga e suggestiva valle di circa 12km interamente compresa nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, raggiungibile proseguendo da Bormio in direzione di Valfurva fino all’abitato di Madonna dei Monti (1560 m).
La strada è tranquillamente praticabile a piedi e in MTB, e risale all’epoca del primo conflitto mondiale, costruita per agevolare i movimenti delle truppe in zona.
Il percorso è agevole, nella prima parte immerso nei boschi intervallati da profondi valloni e terrazzi verdi dove si trovano le tipiche baite in legno. Il luogo è frequentato da ungulati e dal gipeto. Raggiunte le Baite di Campo (2000 m) in die ore, si può continuare a salire a destra lungo un ripido sentiero a tornanti fino alla deviazione per il bivacco Costantini e proseguire fino alle Baite di Cavallaro.
Per info: www.bormio.eu.
 
 
TRENTINO-ALTO ADIGE e VENETO
7 – Al rifugio Gardeccia (TN)
Per chi trascorre le vacanze in val di Fassa. Si sale da Pera di Fassa (Tn) fino a Monzon e poi si prosegue fino a Soial su strada pulita (importante: è stato spostato il divieto di transito da Monzon a Soial, adesso tutti posso accedere con la macchina fino al termine della strada); da qui si prosegue a piedi sulla pista o sul sentiero nel bosco).
Il rifugio Gardeccia (1949 m) è uno dei pochi, non sulle piste da sci, aperti anche in inverno. Qui si può camminare su percorsi battuti ed in assoluta tranquillità. Nel cuore del Catinaccio al cospetto delle Torri del Vajolet e dei dirupi del Larséc.
Per info: www.gardeccia.it.
 
 
8 – Al rifugio Fanes (BZ)
La vostra località preferita invernale è Corvara, Colfosco o le altre della val Badia?
Vi proponiamo l'escursione al rifugio Fanes, di proprietà privata, a 2060 m all'alpe di Fanes Piccola, con un ambiente ideale per chi ama la montagna e il relax, lungo tutto l'arco dell'anno.
Gli immediati dintorni del rifugio danno lo spunto per numerose escursioni: Ju de Limo, l'omonimo lago e Col Bechei, detto anche Parei. Il rifugio è facilmente raggiungibile dal rifugio Pederü (1548  m) da S. Vigilio di Marebbe, seguendo il sentiero n. 7 in ore 2.30. Eventualmente agli ospiti del rifugio è offerto il trasporto mediante jeep o gatto delle nevi per raggiungerlo. Aperto da inizio giugno a metà ottobre e da Natale a metà aprile, dispone di 70 posti letto. In cucina si predilige la cucina ladina (canederli allo speck, omelette spezzata, frittelle di spinaci, gulasch, torte di mele e strudel).
Per info: tel. 348.3900660; www.rifugiofanes.com.
 
 
9 – Al rifugio Forcola (BZ)
Se siete in alta val Venosta e i vostro riferimenti sciistici sono Solda-Trafoi o il comprensorio del Watles vi consigliamo l'escursione da Trafoi al Rifugio Forcola lungo il sentiero n. 17. Si cammina per 1 ora e mezza circa passando per il Campo Piccolo, una postazione austriaca durante la prima guerra mondiale. Il panorama dalla terrazza del rifugio è grandioso: sull'Ortles e le altre cime del gruppo.
Per info: www.trafoi.net.
 
 
10 – Al rifugio Coldai (BL)
Siete a Cortina d'Ampezzo o nei dintorni: Una delle tante escursioni che si possono fare senza neve è quella che sale al rifugio Sonino al Coldai. Si parte da Alleghe e da qui si sale a Piani di Pezzè (1472 m), dove si lascia l'auto (si può arrivare qui anche da Alleghe BL, con una telecabina). Si prende il sentiero n. 564 che raggiunge la strada silvopastorale che collega Pian di Pezzè a Col di Baldi e la si segue fino alla malga Pioda (panorami sulla Marmolada, la parete sud del Civetta e il Pelmo).
Raggiunta la malga Pioda, 1816 m, si inizia la salita verso il rifugio Coldai seguendo il sentiero n. 556, strada militare della prima guerra mondiale. Il panorama è aperto sulla val Zoldana e sul monte Pelmo. Il sentiero sale poi a zig zag tra grandi massi ai piedi della parete del Civetta, fino al rifugio Sonino al Coldai, a 2132 m.
Dal Rifugio si può proseguire in 20 minuti per il lago Coldai 2143 m, e il Rifugio Tissi 2250 m, in ore 1.30.
Per info: www.caiveneto.it/rifugio.asp?rif=38.
15 Dicembre 2015

Che cosa vedere tra Langhe, Roero e Monferrato

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Stefano Brambilla
Arte, cultura, sapori, natura: dieci motivi per visitare il bellissimo territorio piemontese
 
Quando si pensa alle Langhe, al Roero e al Monferrato vengono in mente dolci colline ricoperte da vigneti, piccoli paesi circondati dai campi, chiesette e castelli medievali, profumi di vino, tartufi e castagne... In generale, viene in mente una sensazione di tranquillità mista a bellezza: perché il territorio compreso tra le province di Alessandria, Asti e Cuneoè davvero un microcosmo di ambienti diversi dove uomo e natura da secoli vanno a braccetto. Ma - soprattutto se non ci si è mai stati - quali luoghi scegliere, tra i tanti, per un weekend o una settimana di vacanza? Ecco i nostri consigli.


1. I VIGNETI E I LUOGHI DEL VINO
L'Unesco lo ha decretato nel 2014: i paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero sono meritevoli del riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità. Sei zone specifiche, in 29 Comuni diversi, sono state premiate per la loro storia e per l'indissolubile legame tra uomo e paesaggio; ed è da qui che si può partire alla scoperta di una ricchezza che va oltre i confini del Piemonte e che diventa di importanza mondiale.

Ecco le sei zone, ciascuna portatrice di una sua specificità: per esplorarle al meglio, consigliamo esplorazioni attente tra i vigneti, con degustazioni e visite alle cantine. Non crediate che una zona assomigli all'altra: i vini delle Langhe sono tanti, diversi, variegati, portatori di culture interessanti e stratificate. 
a - La Langa del Barolo (Comuni di Barolo, Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba, Novello, Diano d'Alba) valorizza il prodotto forse più celebre delle Langhe: d'obbligo una visita al castello di barolo per imparare qualcosa di più. 
b - Il Castello di Grinzane Cavour, nel Comune omonimo, è sede tra l'altro dell'enoteca regionale piemontese.
c - Le colline del Barbaresco (Comuni di Barbaresco e Neive), dove si coltiva l'uva nebbiolo e si producono Barbaresco, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo. 
d - Nizza Monferrato e il Barbera (Comuni di Montegrosso, Mombercelli, Agliano, Castelnuovo Calcea, Vinchio, Vaglio Serra, Nizza Monferrato).
e - Canelli e l'Asti spumante (Comuni di Santo Stefano Belbo, Calosso, Canelli); a Canelli si visitano le cattedrali sotterranee delle cantine storiche di produzione dello spumante.
f - Il Monferrato degli Infernot (Comuni di Cella Monte, Ozzano Monferrato, Sala Monferrato, Rosignano Monferrato, Ottiglio, Olivola, Frassinello Monferrato, Camagna Monferrato, Vignale Monferrato): gli infernot sono locali sotterranei, scavati nell'arenaria o nel tufo, utilizzati per la conservazione domestica delle bottiglie.
Info: http://paesaggivitivinicoli.itwww.langheroero.itwww.astiturismo.itwww.alexala.it.



2. ASTI, CASALE MONFERRATO E ALBA
Difficile consigliare una città più che un'altra: i tre centri urbani della zona presentano tutti motivi di interesse.

Il centro storico di Alba, nelle Langhe, è di impianto medievale e di forma circolare: è bello paesseggiare tra le pittoresche torri e case-forti e poi imbattersi nelle grandi chiese, il Duomo e soprattutto San Domenico, uno dei più bei monumenti romanico-gotici del Nord Italia. Dopo di che non si può non provare il tartufo bianco, per cui Alba è celebre...

Anche ad Asti si celebrano vini e tartufi, ma l'appuntamento irrinunciabile è quello del palio, che si svolge a settembre. Più grande di Alba, conserva molti monumenti affascinanti, tra cui la collegiata di San Secondo, la grandiosa Cattedrale in cotto, il complesso medievale della Rotonda di San Pietro e il sontuoso Palazzo Mazzetti, sede del Museo Civico.

Casale Monferrato ha dalla sua parte il Po, che lambisce il centro storico della città, offrendo bellissimi scorci. Ma anche il Duomo, dalla struttura inusuale, con un nartece eccezionale che precede le navate e un affascinante interno con le colonne zebrate e il soffitto blu con le stelle (nella foto sotto); il castello; e la gipsoteca Bistolfi, con le opere dell'artista locale. 
Info: Alba, www.langheroero.it; Asti, www.astiturismo.it; Casale, www.alexala.it.



3. I CASTELLI
Già ne troverete traccia negli altri punti di questa news, ma i castelli che costellano Langhe, Roero e Monferrato possono essere lo spunto per un itinerario storico e davvero interessante. A quelli imperdibili di Barolo e Grinzane Cavour (vedi punti 1 e 5) e a quello di Casale Monferrato (vedi punto 2), aggiungiamo il castello di Govone, nel Roero, barocco e con uno sfarzoso salone da ballo; quello di Serralunga d'Alba, nelle Langhe, da cui si gode un bellissimo panorama sulle vigne e sulle colline (nella foto sotto); quello di Camino, vicino a Casale Monferrato, con un bel cortile quattrocentesco; e ancora Pralormo, Mango, Monticello d'Alba.
Info: http://castellilangheroero.it e pagine degli enti locali.



4. I PAESI BANDIERA ARANCIONE
Tra i tanti piccoli paesi del territorio, dobbiamo segnalare quelli che il Touring Club Italiano ha certificato con la Bandiera arancione. Sono i borghi abitati da meno di 15mila abitanti dove il rispetto dell'ambiente va di pari passo con l'accoglienza per il turista, la qualità delle infrastrutture e i servizi proposti: borghi virtuosi, insomma, dove sarete sicuri di non trovare brutte sorprese.

Nelle Langhe cuneesi sono ben otto, tutti da esplorare nelle loro specificità: Bergolo (isolato e panoramico, bellissimo); Bene Vagienna (con un anfiteatro romano sorprendente); Cherasco (patria di mercatini e lumache); Neive (affascinante reticolo di palazzi e stradine, nella foto sotto); la Morra (terra di vini e nocciole); Barolo (imperdibile il museo del vino nel castello); Grinzane Cavour (con il castello del conte circondato dai vigneti); Monforte d'Alba (la piazza ad anfiteatro è teatro di eventi). A questi si aggiunge Cocconato, nel Monferrato astigiano, con un centro storico tra i meglio conservati della zona.
Info: www.bandierearancioni.it



5. LE ROCCHE DEL ROERO
Il Roeroè un po' meno conosciuto rispetto alle Langhe e al Monferrato. Alla sinistra del Tanaro, occupa la parte nordorientale della provincia di Cuneo (guardando una mappa, a nord di Alba); e conserva un ambiente ancora integro, dove le colline sono ricoperte di boschi e vigneti. Il paesaggio è contraddistinto dalle rocche, un susseguirsi di dirupi, burroni e aspre pareti di roccia che spuntano tra la vegetazione.

Per esplorare questo paesaggio peculiare, consigliamo di programmare un'escursione, percorrendo parte del Grande sentiero del Roero, che segue la lina della frattura geologica da Bra fino a Cisterna d'Asti. E' il modo migliore per immergersi in un paesaggio ancora vergine e selvaggio, magari attorno alle rocche di Pocapaglia, le più famose; e poi arrivare al castello di Govone, nel cui parco tra marzo e aprile fioriscono i tulipani selvatici.
Info: www.langheroero.itwww.ecomuseodellerocche.it


6. I LUOGHI DEI SAPORI
Se siete palati fini o semplicemente se avete voglia di qualcosa di buono da mettere sotto ai denti, le Langhe e il Monferrato offrono innumerevoli spunti. Anzi, bisogna dire che c'è proprio l'imbarazzo della scelta: perché le peculiarità gastronomiche del territorio sono talmente tante, variegate e sopraffine da meritare non dieci, ma mille segnalazioni. Ecco le nostre preferite (ma, come si dice, de gustibus...).

A Roccaverano, nella Langa astigiana, è da visitare per assaggiare la squisita robiola, preparata con il latte crudo di capra; nelle zone di Asti e Alba è da cercare il torrone, preparato con le superbe nocciole del Piemonte; a Canale, nel Roero, si coltivano e vendono le famose pesche, a pasta bianca e buccia spessa, protagoniste di una fiera a fine luglio; in Monferrato bisogna assaggiare la bagna caoda, realizzata con gli ortaggi locali (tra cui il cardo gobbo di Nizza) e l'acciuga salata (nella foto sotto). E poi ancora, i bolliti misti a Carrù e a Moncalvo; i tartufi di Alba; i krumiri di Casale; le lumache e i baci di Cherasco...
Info: Alessandria, www.alexala.it; Langhe e Roero, www.langheroero.it; Asti, www.astiturismo.it.



7. I SANTUARI E I SACRI MONTI
Le colline di Langhe e Monferrato sono costellate di chiesette, monasteri, santuari, sacri monti. Tra questi ce ne sono almeno tre da non perdere. Nel Monferrato, non lontano da Casale, il Sacro Monte di Crea si compone di una basilica, 23 cappelle e 5 romitori disposti su un colle boscoso: un complesso monunentale, affascinante, risalente al XII secolo e poi rifatto nelle epoche successive. le cui cappelle racchiudono incredibili gruppi scultorei di artisti fiamminghi.
 
Più a ovest è l'abbazia di S. Maria di Vezzolano, gioiello del tardo romanico piemontese, che conserva all'interno una rarità: uno jubé, pontile marmoreo di tipo francese che mostra una magnifico bassorilievo del 1230. Vicino a Mondovì, invece, nel Cuneese, ecco il grande santuario di Vicoforte, costruito tra Cinquecento e Settecento, famoso per la cupola ellissoidale (nella foto sotto) e per l'ampiezza degli spazi. Tutte mete di possibili gite culturali.
Info: www.parcocrea.comwww.santuariodivicoforte.it



8. LE ACQUE DI ACQUI
GIà gli antichi popoli italici apprezzavano le sorgenti termali di Acqui; e ancora oggi le terme della cittadina in provincia di Alessandria attirano persone desiderose di sperimentare i benefici delle acque a base sulfurea. Ma anche chi non volesse immergersi o spalmarsi di fango trova in Acqui Terme numerosi motivi di interesse.

D'obbligo una visita alla fontana della Bollente, ornata da una cupola fin de siècle (nella foto sotto), dove sgorga acqua a 75 °C: è il simbolo della città, insieme ai grandiosi resti di un acquedotto romano di epoca augustea - anche i Romani non esitavano a sfruttare le terme: l'acquedotto serviva per portare acqua fresca da miscelare. Anche il Duomo, che conserva tre splendide absidi della costruzione romanica, è interessante: sono da non non perdere il portale quattrocentesco in marmo, la splendida cripta e il trittico della Madonna del Monserrat nella sala dei Canonici. 
Info: www.turismoacquiterme.it.



9. I LUOGHI DEI PERSONAGGI
Le Langhe e il Monferrato raccontano le storie di molte personalità legate alla letteratura, alla storia, allo sport. A chi nutre interessi specifici, dunque, consigliamo itinerari particolari, in cui si mescolano approfondimenti e paesaggi. 

Qualche consiglio. Non si può non iniziare da Cesare Pavese, che nacque nel 1908 a Santo Stefano Belbo, nelle Langhe: tra questo borgo e il paese di Canelli sono moltissimi i ricordi, le suggestioni e le vedute descritte nei suoi romanzi. Ricordi di Beppe Fenoglio si possono ritrovare in molti paesi delle Langhe. Ad Asti si va sulle tracce di Vittorio Alfieri, a Bra su quelle di Giovanni Arpino, a Grinzane Cavour si ripercorre la storia del conte Camillo Benso. Più a est, a Novi Ligure, il Museo dei campionissimi racconta le vicende dei grandi del ciclismo, da Fausto Coppi a Costante Girardengo, orginari della zona (nella foto sotto). 
Info: www.parcoletterario.it (parco paesaggistico e letterario "Langhe Monferrato e Roero"); www.museodeicampionissimi.it.



10. L'ALTA LANGA E L'ALTO MONFERRATO
Con Alta Langa e Alto Monferrato si intendono le zone più a sud, al confine con la Liguria, dove le dolci colline lasciano spazio a rilievi montuosi e ricoperti di boschi. Sono aree meno turistiche e meno frequentate, che riservano ai viaggiatori più curiosi paessaggi discosti, più selvaggi, spesso un po' dimenticati (nella foto sotto di Gianfranco Carosso). 

Si ripercorrono a ritroso i fiumi Belbo e Bormida per scoprire l'Alta Langa: il fiume Belbo, per esempio, nasce vicino a Ceva in un luogo di grande bellezza. Un itinerario può prvedere la partenza da Cortemilia, il proseguimento per Bergolo (vedi punto 4) e poi l'arrivo a Saliceto, con una bella parrocchiale. Per il Monferrato, si può invece seguire da Asti la val Borbore, scoprendo S. Damiano d'Asti e Cisterna d'Asti; oppure girare tra Canelli, Nizza Monferrato e Mombaruzzo. Più a est, da scoprire anche le campagne del Tortonese, tra Novi Ligure, Ovada e Tortona.
Info: Alessandria, www.alexala.it; Langhe e Roero, www.langheroero.it; Asti, www.astiturismo.it.



INFORMAZIONI GENERALI
- Informazioni generali sul sito web della Regione, www.piemonteitalia.eu
- E' possibile prenotare soggiorni, pacchetti turistici, ingressi di musei, cene nei ristoranti e molto altro ancora sul sito www.bookingpiemonte.it
- Per visite, degustazioni e acquisto di vini nelle cantine di Langhe Roero, Monferrato, Astigiano e Alessandrino c'è il sito www.piemonteonwine.it, con contact center e banca dati online che forniscono gratuitamente ai visitatori informazioni dettagliate su questi temi.
21 Gennaio 2016

Dieci borghi sul mare da scoprire anche d'inverno

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Luca Sartori
Dalla Liguria al Friuli passando per la Sicilia, ecco quali sono i più belli

Sono l’orizzonte ed il silenzio i compagni del mare d’inverno. Alle file d’ombrelloni, lettini e sdraio si contrappone il fragore della risacca, cadenzata melodia che induce alla riflessione. Movimentati e talvolta animati da un turismo caotico d’estate, le città ed i borghi marinari d’inverno esprimono un’insolita poesia. Dalle rive del mar Ligure al Tirreno, dallo Ionio all’Adriatico, è un susseguirsi di meraviglie, un alternarsi di centri affacciati sulle rive che continuano, anche nella stagione fredda, a diffondere emozioni.

Abbiamo scelto dieci mete del nostro mare per raccontarne la bellezza anche d’inverno. Li trovate in ordine geografico, dalla Liguria scendendo lungo il Tirreno fino alla Sicilia e poi risalendo Ionio e Adriatico.
 
1. CAMOGLI, LA CITTA’ DEI MILLE BIANCHI VELIERI
Camogliè soprattutto i colori della sua straordinaria palazzata affacciata sul golfo Paradiso, il suo pittoresco porticciolo, la basilica di Santa Maria Assunta, il castello della Dragonara. Città dalla grande tradizione marinara, raggiunse l’apice del suo prestigio marittimo intorno alla metà del XIX secolo, quando questa terra diede all’Italia migliaia di capitani di mare, centinaia di macchinisti navali e tanti, tantissimi bastimenti. Ci furono anche i tipici brigantini tra le imbarcazioni protagoniste delle vicende che portarono all’Unità d’Italia.

Per calarsi al meglio nella cultura di Camogli, storicamente conosciuta nel Mediterraneo come “la città dei mille bianchi velieri”, va visitato il suo Museo Marinaro “G. B. Ferrari”, dove sono custoditi modellini di imbarcazioni, dipinti di antichi velieri, strumenti nautici, libretti di navigazione, oltre a oggetti appartenuti ad alcuni dei protagonisti del Risorgimento italiano. Piazza Colombo, via Garibaldi e la salita Priaro, antico nucleo del borgo, regalano un susseguirsi di scorci di questa piccola capitale del Levante ligure che sa regalare emozioni anche al palato, tra un piatto di pansoti alla salsa di noci, un trancio della celebre focaccia al formaggio, un camogliese al rhum o un dolce bacio al cioccolato.

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2. CASTIGLIONE DELLA PESCAIA, BALCONATA SULL’ARCIPELAGO TOSCANO
Le spiagge deserte che corrono verso sud, alla volta del Parco della Maremma, regalano uno scenario insolito a questa piccola capitale della Toscana meridionale. Vivace e chiassosa d’estate, con il via vai di motoscafi e yatch, ed il colorato frastuono dei tanti locali della sua zona bassa adagiata alle pendici del poggio sul quale è arroccato il nucleo medioevale, Castiglione alta regala, anche d’inverno, una delle più straordinarie vedute sull’arcipelago toscano. Quello che si gode dalla sua zona alta rimane uno dei panorami più belli d’Italia. Il resto lo fa la storia di questa perla di Maremma. Importante porto tra il XVIII ed il XIX secolo, Castiglione della Pescaia propone infatti uno dei più apprezzati e meglio conservati centri storici del litorale tirrenico. Palazzo Centurioni, la pieve di San Giovanni Battista, l’imponente castello e la chiesa di Santa Maria del Giglio sono i pezzi pregiati del borgo medioevale. Il Giglio, l’Argentario e l’Elba gli inestimabili tesori dell’orizzonte.

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3. SPERLONGA, GIOIELLO DEL LITORALE PONTINO
Spunta dalle grandi distese pianeggianti del litorale pontino lo sperone di roccia sul quale è arroccato il centro storico di Sperlonga. Giungendovi da nord se ne apprezza la caratteristica ubicazione, con le antiche abitazioni aggrappate al poggio. I Romani apprezzarono la bellezza del suo litorale, Tiberio infatti vi fece costruire una sua residenza, mentre i pirati, con le loro continue scorrerie, costrinsero la popolazione alla fuga dallo sperone di San Magno intorno al X secolo. Scorrerie ed aggressioni contraddistinsero la sua storia che, nei secoli successivi, la videro cadere sotto le incursioni dei pirati saraceni e dei Turchi.
 
Dalla struttura tipicamente medioevale, Sperlonga presenta un nucleo storico affascinante, trionfo di vicoli, archi e scalette. Un continuo alternarsi di salite e discese alla volta del mare che svelano di continuo scorci pittoreschi. Porta Carrese e Porta Marina, la principale via d’accesso al borgo, sono a testimonianza di quando Sperlonga era un castello chiuso, mentre le tre torri d’avvistamento raccontano quanto fosse pericoloso viverci. Da vedere anche l’antica chiesa di Santa Maria di Spelonca, risalente al XII secolo, e l’interessante Museo Archeologico dove sono raccolti anche reperti provenienti dalla villa di Tiberio che si sviluppava lungo la spiaggia di levante.

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4. SORRENTO, PERLA DELLA COSTIERA
Giungervi dal mare regala emozioni indimenticabili. Straordinaria meta di una delle zone d’Italia più belle ed amate, la città di Sorrento alimenta da sempre la fantasia dei turisti di tutto il mondo. Situata su di un terrazzo tufaceo a quasi cinquanta metri d’altezza, Sorrento è una spettacolare balconata sul golfo di Napoli, dalla quale non ci si può non incantare alla vista di Ischia e Procida. Dino Risi vi girò uno dei suoi capolavori, quel “Pane amore e…”, con Vittorio De Sica e Sophia Loren, che diede lustro e celebrità ad una meta da sempre tra le più ambite, dove al patrimonio architettonico ed ai panorami, dovuti alla particolare ubicazione, si unisce da sempre una rigogliosa vegetazione. Di Sorrento colpiscono infatti anche i meravigliosi colori.
 
L’intreccio di vicoli del centro storico di origine romana presenta la Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo, dalla facciata neogotica e dal ricco interno, e la chiesa di San Francesco d’Assisi, con il bel chiostro trecentesco. Da non perdere il museo Correale di Terranova, che custodisce porcellane della scuola di Capodimonte, dipinti risalenti al periodo compreso tra il XV ed il XIX secolo, ed arredi del XVII secolo.

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5. SCILLA, ARROCCATA SULLA ROCCIA CHE GUARDA LA SICILIA
E’ il castello Ruffo a dominare la scena. Quando vi si giunge da nord, da Tropea, ecco comparire il castello arroccato sullo sperone roccioso che pare dominare questo estremo lembo di Calabria, questo ultimo tratto di costa tirrenica, cuore della panoramica e suggestiva Costa Viola.
Scilla è tra le località più belle della costa calabrese, tra i borghi sul mare più belli d’Italia. Dalla rupe lo sguardo si perde tra la costa che corre verso nord ed il mare che giunge fino all’arcipelago delle Eolie. A due passi, ad una manciata di chilometri, c’è la Sicilia.
 
Dalle antichissime origini, questo borgo unisce storia, mitologia e leggende alla bellezza del paesaggio. Da non perdere una passeggiata a Marina Grande, la zona più turistica del borgo, al quartiere di San Giorgio, cuore di Scilla ricco di punti panoramici sulla costa, e soprattutto Chianalea, la zona più caratteristica dagli stretti e tortuosi vicoli e dalle scale che si perdono in mare.

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6. SAN VITO LO CAPO, TESORO DELLA RISERVA DELLO ZINGARO
Il protagonista assoluto è il mare. A San Vito Lo Capo, splendida località della Sicilia occidentale, il mare sa ancora incantare. La sua spiaggia è considerata una delle più belle d’Italia. Una spiaggia sabbiosa di oltre tre chilometri di lunghezza che ha reso questo borgo celebre in tutto il mondo.
Situato nell’omonima penisola, con ad occidente il golfo di Macari e ad oriente quello di Castellamare, San Vito Lo Capo è parte della Riserva dello Zingaro, tra i pochi tratti di costa siciliana praticamente incontaminata, costituita da rilievi calcarei, falesie e calette.
 
Dominato dalla caratteristica sagoma del Monte Monaco, il borgo ha nel faro, attivo dal 1859, il Santuario fortezza, la Cappella di Santa Crescenzia e le tonnare di Macari e del Secco, le principali testimonianze della sua storia. Imperdibile, oltre ad una mangiata di pesce in uno dei suoi ristoranti, una passeggiata lungo la spiaggia del Bue Marino, per godere al meglio degli spazi e della luce di quella che in settembre, nella famosa “Cous cous Fest”, celebra uno dei suoi piatti tipici.

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7. GALLIPOLI, IL TRIONFO DEL BAROCCO
Tra le città d’arte più ricche della Puglia, Gallipoliè la capitale marinara del Salento, perla della costa ionica. Di straordinario spessore culturale è la sua zona antica, quel centro storico, incorniciato dai bastioni eretti alla fine del XV secolo per proteggere la città dalle invasioni nemiche, che si estende su un isolotto collegato da un ponte alla terraferma, circondato dal mare cristallino.
 
Imperdibile la passeggiata panoramica, detta “la Riviera”, che regala tante cartoline della città tra storia e mare. Innumerevoli poi i tesori d’arte e cultura tra cui il castello, risalente al periodo compreso tra il XII ed il XIV secolo, i tesori barocchi tra cui la Basilica di Sant’Agata, eretta nel cuore della città vecchia, dall’interno ricco di apprezzabili altari, preziose tele ed un interessante altare marmoreo, la chiesa di Santa Maria della Purità, anch’essa ricca di stucchi, tele e marmi, la chiesa di San Francesco da Paola, dal maestoso altare, e la chiesa di San Francesco d’Assisi, dall’interno a tre navate e con ben dieci maestosi altari barocchi.

Scopri i nostri consigli per dormire a Gallipoli.

 
8. PESCHICI, TRA LE SABBIE E LE ROCCE DEL GARGANO
Angioini, Aragonesi, Spagnoli, Asburgo e Borboni si sono alternati nella storia a dominazione di questo splendido borgo della provincia di Foggia. Sorge su di un poggio e fa parte del Parco Nazionale del Gargano. Una macchia bianca affacciata sul mare, che da un poggio si stende fin sulla costa. Caratterizzato da un intricatissimo reticolo di vicoli, scalette, archi e cortili, che incantano anche per il candore delle abitazioni, Peschici è tra i borghi più pittoreschi della riviera Adriatica. Calette e baie ne esaltano il litorale.
 
Imperdibile una passeggiata su una delle sue spiagge che si snodano a nord e a sud dell’abitato. Dalla Marina di Peschici, situata tra il porto turistico ed il promontorio roccioso dove sorge il borgo, alla spiaggia di Zaiana, alla quale fanno da cornice suggestivi costoni rocciosi, da quella di San Nicola, dalla finissima sabbia, a quella di Jalillo, separata dalla Marina da un grande masso roccioso, è un susseguirsi di incantevoli scenari dove al mare ed allo spettacolo della natura fa spesso da sfondo il profilo del borgo.

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9. ORTONA, STORICO BALUARDO MARINARO ABRUZZESE
L’ultimo tratto di strada che da nord porta al centro d’Ortona vede come protagonista il mare. Mare nel quale la città si insinua con il suo porto, tra i principali dell’Adriatico, il più importante d’Abruzzo. Città d’arte e cultura, racconta la sua storia attraverso le sue tante chiese, i numerosi palazzi storici, il suo grande castello Aragonese e le sue fontane. 
 
Cuore religioso della città è la Cattedrale di San Tommaso Apostolo, che custodisce le reliquie del santo dal XIII secolo. Da vedere, al suo interno, il Museo Diocesano, interessante percorso nella storia della città, tra collezioni ed opere artistiche risalenti al periodo compreso tra il XII ed il XIX secolo. Altri musei arricchiscono l’offerta culturale di Ortona, tra cui la Pinacoteca Cascella, che raccoglie le opere di Michele Cascella, artista della città, del padre Basilio e del fratello Tommaso. Per chi invece preferisce il profumo del mare o la natura, ideale una passeggiata sulle spiagge all’ombra del promontorio, oppure tra i vigneti che fanno da cornice alla città.

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10. GRADO, LA PICCOLA VENEZIA DEL FRIULI
Capitale della laguna friulana, Grado è un’isola gioiello tra la foce dell’Isonzo ed il mare Adriatico. Importante centro turistico e termale, fu un importante porto romano al servizio della vicina, potente, Aquileia. Grado fu anche luogo di rifugio per le popolazioni che fuggivano agli Unni guidati da Attila. Solo la fiorente ascesa lagunare di Venezia, potenza marinara dell’Adriatico, segnò il lento declino di Grado che fu poi relegata, per secoli, a semplice borgo di pescatori.
 
Concentrato nell’isola maggiore, il capoluogo si divide in svariati, caratteristici, rioni, tra cui la città antica, racchiusa nel perimetro del castrum romano. La poesia di Grado è nei suoi calli, nelle piazzette, negli affacci sulla laguna e nei suoi tesori architettonici. La Basilica di Sant’Eufemia, con il bel Battistero a pianta ottagonale, e la piccola Basilica di Santa Maria delle Grazie, sono solo una parte del suo patrimonio che, oltre ai tesori artistici, presenta la straordinaria ricchezza naturale, ricca di flora e fauna, della laguna.

Scopri i nostri consigli per dormire e mangiare a Grado.

 
8 Gennaio 2016

Che cosa fare il weekend del 16-17 gennaio in tutta Italia

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Stefano Brambilla
I falò di Sant'Antonio, le ciaspole nei parchi e le grandi mostre: ecco i nostri consigli
 
Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. IN TUTTA ITALIA PER FESTEGGIARE SANT'ANTONIO
Patrono dei contadini e degli animali domestici, Sant'Antonio viene festeggiato il 17 gennaio, che quest'anno cade di domenica. Così per tutto il weekend sono davvero tantissimi gli eventi in programma da Nord a Sud d'Italia, dove il monaco egiziano vissuto nel IV secolo viene tradizionalmente festeggiato con spettacolari falò. Secondo una rilevazione di Coldiretti Lombardia dovrebebro essere una trentina i fuochi accesi soltanto nella regione (per esempio a Erba, a Sant'Angelo Lodigiano, a Varese; e a Saronno, in provincia di Varese: la domenica benedizione degli animali e falò serale). Si terra’ domenica 17 a L’Aquila, nella bella e "cantierata" Piazza Duomo, la benedizione degli animali. In Campania, falò a Napoli, Cicciano, Nusco, Vietri sul Mare; ad Amendolara (Cs), in Calabria, il tradizionale palio; a Troina (En) una delle feste più grandi della Sicilia; a Novoli (Le) la focara (vedi punto successivo); ma molte altre sarebbero le manifestazioni da citare...
Nella foto, Varese - foto di Guido Rubino.



2. A NOVOLI, IN PUGLIA, PER LA FOCARA
Lo spettacolo è davvero impressionante, così come impressionante è l'affulenza: sono attese 200mila persone (150 mila nei giorni clou dell'accensione e dei concerti) a Novoli, in provincia di Lecce, per la festa della Focara e di Sant'Antonio Abate. Dal 16 al 18 gennaio, si accende la focara, un falò enorme, il più grande del bacino del Mediterraneo, costituito da una gigantesca pira alta 25 metri e larga 20 metri, realizzata da 70 mila fasci di vite, cui viene dato fuoco secondo precisi rituali e tradizioni. Accensione la sera del 16, con grande spettacolo pirotecnico; molti i momenti musicali.
Info sul sito dedicato.



3. A BERGAMO PER MALEVIC E MORONI
Chiude questo weekend la mostra su Kazimir Malevic alla Gamec di Bergamo: un'occasione rara per scoprire una personalità chiave per il secolo scorso, pioniere del suprematismo e delle avanguardie, ma anche per ripercorrere la storia della Russia tra Ottocento e Novecento attraverso le sue correnti e i suoi artisti. Di fronte alla Gamec c'è la meravigliosa Accademia Carrara, recentemente rinnovata: qui fino a febbraio è esposto Il ritratto del sarto di Giovanni Moroni, proveniente dalla National Gallery. Per l'occasione, è stata organizzata una mostra diffusa (oltre all'Accademia, in cui un'intera stanza è dedicata a Moroni, si visitano altre due sedi) sullo semisconosciuto artista cinquecentesco, autore di splendidi ritratti. Possibilità di biglietto combinato Gamec + Accademia Carrara + mostra Moroni: approfittatene! 
Info: mostra Malevic, nostra scheda evento; mostra Moroni, sito dedicato



4. IN TRENTINO PER SCI ALL'ALBA
Se amate sciare da soli, assaporando il fascino della natura montana, prendete nota di questa iniziativa. Trentino Ski Sunriseè il programma che permette di sciare in compagnia di maestri di sci, guide alpine o accompagnatori del territorio alle prime luci del sole: si prende la funivia all'alba, si gusta una ricca colazione in rifugio e poi via sulle piste, prima della apertura ufficiale della giornata. Previsti anche appuntamenti per chi agli sci preferisce le ciaspole o... i piedi. Ogni weekend l'iniziativa si sposta in luoghi diversi: il 16 gennaio è la volta dell'Alpe Lusia in val di Fiemme, ma fino a marzo sono coinvolte moltissime località montane di tutto il Trentino.
Info sul sito dedicato; la foto sotto è di Federico Modica.



5. IN TOSCANA PER L'ARCHEOLOGIA
Giornata di festa a Poggibonsi (Si): sabato 16 avverrà l'inaugurazione del secondo lotto di lavori all'Archeodromo di Poggio Imperiale, il primo museo open air italiano sull’alto medioevo. L’Archeodromo è la ricostruzione in scala reale e in progress di un villaggio di IX-X secolo; l'apertura sarà all’insegna di narrazioni, musica, archeologia sperimentale in diretta, dimostrazioni di armi e combattimento.
Info sul sito dedicato.



6. A MILANO E ROMA PER GRANDI MOSTRE
Tra le tante mostre allestite a Milano, ricordiamo che quella su Giotto a palazzo Reale chiude sabato 16, mentre continuano le grandi retrospettive su Francesco Hayez alle Gallerie d'Italia, su Adolfo Wildt alla Gam e su Alfons Mucha (e gli artisti art nouveau) sempre a Palazzo Reale. Artisti talmente diversi da rendere difficile un consiglio! Tutte le esposizioni sono comunque ben organizzate e molto interessanti. A Roma continuano le mostre su Toulouse Lautrec al Museo dell'Ara Pacis e quella sul gruppo CoBrA alla Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla - il nome CoBrA (1948-1951) è un acronimo formato dalle lettere iniziali delle capitali dei paesi di provenienza degli artisti: Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam, la prima grande avanguardia di respiro internazionale del secondo dopoguerra.
Sconti per i soci Touring; maggiori info sulle nostre schede evento (cliccare sul nome della mostra). 



7. IN LIGURIA PER BORGHI E ASTRONOMIA
Questo weekend può essere ideale per una gita nell'Imperiese, dove sono presenti numerosi borghi certificati dal Touring Club Italiano con la Bandiera arancione - il riconoscimento per i piccoli paesi dell'entroterra che si distinguono per le loro qualità turistiche e ambientali. Sono ben sette i Comuni della provincia ligure che si sono meritati la Bandiera: Apricale, Dolceacqua, Triora, Perinaldo, Airole, Seborga e Pigna. Tutti meritano una visita: basta leggere il sito di Bandiere arancioni per scoprirne le peculiarità. Questo weekend vogliamo segnalare soprattutto Perinaldo, luogo natale di Gian Domenico Cassini, l’astronomo del Re Sole, dove il 16 gennaio riapre al pubblico l’Osservatorio astronomico Comunale con una serata evento che prevede l’osservazione pubblica di stelle, luna e nebulose da postazioni esterne e interne all'osservatorio. 
Info su Perinaldo sul sito Bandiere arancioni; sulle Bandiere arancioni della Liguria sul sito Bandiere arancioni.



8. CON LE CIASPOLE NEI PARCHI
Molti parchi naturali italiani organizzano escursioni con le ciaspole alla scoperta del territorio. Le ciaspole sono davvero uno dei modi più piacevoli e meno invasivi per entrare in contatto con la natura: spesso si riesce a penetrare in ambienti altrimenti inaccessibili e ad assaporarne il fascino. Segnaliamo, per il weekend 16-17 gennaio, le escursioni organizzate nel parco nazionale dei monti Sibillini, tra Marche e Umbria; quelle nel parco nazionale Appennino Tosco Emiliano e nel parco regionale Gessi Bolognesi, in Emilia Romagna; quelle nel parco nazionale del Gran Paradiso, soprattutto sul versante piemontese; quelle nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Tutti luoghi di grande suggestione e valenza naturalistica. 
Maggiori informazioni sul sito parks.it



9. IN SARDEGNA PER IL CARNEVALE
C'è già chi dà il via agli eventi di Carnevale: è il caso di Mamoiada, in provincia di Nuoro, che il 17 gennaio vede la prima sfilata dei Mamuthones e Issohadores, le famose e bellissime maschere locali. Contemporaneamente anche a Mamoiada si festeggia Sant'Antonio Abate, celebrata con l'accensione dei fuochi nei rioni del paese. 
Info sul sito dedicato



10. NEL LAZIO PER LA ZAMPOGNA
Appuntamento curioso, quello che ha luogo a Formia e Maranola (Lt) nel weekend del 16 e 17 gennaio: il festival di musica e cultura tradizionale dedicato alla zampogna, che coinvolgerà studiosi, musicisti, liutai e tanti artigiani. Per l’edizione 2016 un focus sarà dedicato al Salento e vedrà fra i protagonisti alcuni tra i musicisti più importanti del folk salentino. 
Info sul sito dedicato

13 Gennaio 2016

Che cosa fare il weekend del 23-24 gennaio in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Inizia il Carnevale, ma in programma anche mostre, fiere ed eventi sportivi

Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. IN TUTTA ITALIA PER IL CARNEVALE
Le celebrazioni per il Carnevale, che in alcuni casi hanno avuto inizio domenica scorsa, in occasione di Sant'Antonio, entrano sempre di più nel vivo. E se il clou si avrà intorno a domenica 7 febbraio, già questo weekend sono molte le città dove vengono organizzate sfilate, parate ed eventi di vario genere. Domenica 24 le bellissime maschere barocche iniziano a sfilare a Castiglion Fibocchi (Ar); i bambini di Fano (Pu) cominciano a prepararsi per i primi getti di cioccolatini e caramelle, per cui la cittadina marchigiana è celebre; e a Putignano (Ba)è in programma la prima esuberante sfilata. E a Venezia, sabato 23, è in programma un evento davvero spettacolare... leggete nella nostra idea weekend!
Scopri più informazioni sui Carnevali più belli d'Italia (tra cui quelli citati) sulla nostra news dedicata; e su Venezia (con tutte le date del Carnevale) nella nostra idea weekend



2. A MILANO PER AGRITURISMO IN FIERA
A tutti i milanesi (ma non solo) segnaliamo Agriturismoinfiera, un grande evento che si tiene il 23 e 24 gennaio presso il Parco esposizione di Novegro. La manifestazione è dedicata a tutti gli amanti del buon cibo, della natura e della vacanza benessere: saranno presenti oltre 300 agriturismi da tutta Italia, con possibilità di fare acquisti, spettacoli e laboratori. Ai soci Touring è stata riservata una convenzione particolare: presentando la tessera alle casse, si può accedere alla fiera pagando 6 euro anziché 10 euro a persona.
Info sulla nostra scheda evento



3. A ROMA PER MOSTRE E VISITE
La nostra pagina eventi segnala ben 15 cose da fare a Roma in questo weekend. Potete dare un'occhiata a tutte e 15 le proposte, ma se dobbiamo darvi un consiglio vi suggeriamo di partecipare alla visita guidata alla Piramide Cestia con il punto Touring di Roma; che la mostra dedicata a Balthus si conclude a gennaio, quindi questo è il penultimo weekend per ammirarla; e che invece si conclude proprio questo weekend la mostra fotografica War is over!, storie ed emozioni della Liberazione vissute da italiani e americani. Molti dei 15 eventi prevedono sconti o riduzioni per i soci Touring.
Info sulla nostra pagina eventi.



4. A VENARIA REALE (TO) PER MOSTRA E TEATRO
Ultimo weekend per ammirare la mostra Raffaello. Il sole delle arti nella stupenda reggia di Venaria Reale (To). Per l'occasione, sabato 23 gennaio il piano nobile della Reggia e la mostra restano aperti anche dalle ore 18 fino alle ore 23 (con ultimo ingresso alle ore 22); e per il pubblico serale di sabato, aperitivo a 6 euro con intrattenimento musicale e visita guidata alla mostra a 4 euro. Per chi preferisce il teatro, sempre a Venaria Reale c'è il primo dei tre appuntamenti di Citè 2016 - Rassegna internazionale di Circo a Teatro, con aperitivo, performance circensi e musicali nel foyer e spettacoli innovativi.
Info: Raffaello, sito web dedicato; rassegna teatrale, sito web del teatro.



5. IN ABRUZZO PER SPORT SULLA NEVE
Dal 22 al 24 gennaio ad Ovindoli (Aq) l’associazione Eventi Montani organizza la seconda edizione di Ovindoli Mountain Festival Winter Edition 2016, manifestazione dedicata agli sport sulla neve. Un festival all’insegna della multidisciplinarità outdoor di montagna, con un ricco programma di attività e di gare e con il coinvolgimento di professionisti ed esperti di settore, dall'alpinismo al telemark, dalle ciaspole allo sci di fondo e allo snowboard. Approfondimenti, mostre, mercatini, escursioni. 

6. SULLA MARMOLADA (BL) PER IL MUSEO
Forse non tutti sanno che il museo Marmolada Grande Guerra 3000 m, a pochi passi dal ghiacciaio della Marmolada, è il museo più alto d’Europa; e che si raggiunge velocemente in funivia dal versante bellunese della Marmolada. Per tutto il mese di gennaio è attiva una speciale promozione che offre la visita guidata gratuita nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica con i seguenti orari: 09,15-10,15 e 10,30-11,30 (nell'offerta è compresa una cioccolata calda o un aperitivo). Il museo è davvero interessante, non solo per il luogo in cui è posto, ma anche per l'allestimento moderno e per la storia che racconta - la prima guerra mondiale che qui vide alcune delle sue pagine più drammatiche e significative.
Info sul sito dedicato.  



7. A BERGAMO PER I FILM DI MONTAGNA
E' dedicata a Walter Bonatti la decima edizione dell'Orobie Film Festival, che si sta svolgendo a Bergamo e si conclude il 23 gennaio. I più bei film a tema montagne (su alpinismo, arrampicata, natura, storia, personaggi) sono proiettati ogni sera presso il Teatro Auditorium; sabato 23 la serata finale con le premiazioni.
Info sulla nostra scheda evento



8. IN TOSCANA PER LA NOTTE ROSSA
Se abitate in Toscana, ricordatevi che sabato 23 è una giornata di festa: torna la Notte Rossa delle Arci della Toscana con una seconda edizione ancora più ricca, che vedrà impegnati più di 270 tra Case del Popolo, Associazioni, Società di Mutuo Soccorso e Circoli Arci toscani per altrettanti eventi. C'è solo l'imbarazzo della scelta.
Info sul sito dedicato

9. IN SARDEGNA PER MUSICA NEL NURAGHE
E' davvero una location eccezionale quella prevista dalla rassegna "Musica nel nuraghe": la sala megalitica del Nuraghe Santa Barbara, a Villanova Truschedu (Or), in cui si esibiscono domenica 24 gennaio e sabato 7 febbraio artisti di vari generi musicali. Questa domenica si esibisce il cantautore Pasquale Demis Posadinu.
Info alla mail dedicata



10. IN EMILIA ROMAGNA PER SAPORI E GELATI
Arriva la settima edizione della Coppa del Mondo della Gelateria (23-25 gennaio) al Sigep di Rimini Fiera con 13 squadre provenienti da tutto il mondo, composte da un gelatiere, uno chef, uno scultore di ghiaccio e un pasticciere. Ci sarà da lustrarsi gli occhi e leccarsi i baffi. Contemporaneamente va in scena anche la 13ª edizione di Sapeur, la fiera del prodotto tipico di qualità di Forlì, che premia le eccellenze artigianali della nostra enogastronomia; in programma anche una rassegna sui vini dell'Emilia Romagna.
Info: Rimini, sito dedicato; Forlì, sito dedicato

 
22 Gennaio 2016

Weekend ad Aosta, per la fiera di Sant'Orso

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Luca Sartori
La storia millenaria dell'evento. E che cosa vedere in città, tra cultura, sapori e tradizioni
 
C’è una piccola capitale nel cuore delle Alpi. E’ una città dalla storia millenaria che porta con se i segni di un passato importante. I giganti delle Alpi sembrano quasi volerla proteggere, custodirne la bellezza e l’unicità, salvaguardarne le tradizioni. Tradizioni che è riuscita a mantenere e valorizzare: occasione imperdibile per conoscere al meglio Aosta non può che essere la Fiera di Sant’Orso, grande evento popolare che da secoli celebra la creatività e l’industriosità delle genti di montagna. Quest'anno è prevista sabato 30 e domenica 31 gennaio: ideale dunque prepararsi per tempo per un weekend nella Vallée.
 

VENERDI SERA: L'ARRIVO IN CITTA'
E’ il profilo blu delle cime d’occidente ad incontrare il cielo illuminato degli ultimi bagliori di luce. Ad Aosta, d’inverno, si deve giungere prima del calar del buio. E’ la statale che percorre la regione da sud verso il Monte Bianco, con il suo continuo, leggero, saliscendi, a svelare l’ampio fondovalle, incantevole alternarsi di pievi, torri, antichi manieri, borghi, torrenti, vigneti e boschi. Nell’ultimo tratto di strada che da Chatillon porta ad Aostaè il sole a fare la differenza. Quel sole che regala luce e colori alla zona settentrionale della valle, lasciando all’ombra quella meridionale.

La zona dei centri commerciali annuncia l’estrema periferia della città, quella orientale, e l’aria gelida delle Alpi impone una cena calda e sostanziosa. Da provare la tradizionale Carbonade, antica pietanza delle Alpi occidentali, preparata con fesa di manzo e pancetta di maiale, da accompagnare con uno dei vini più prestigiosi della Valle d’Aosta, il Torrette, rosso dal sapore secco e vellutato.

 
SABATO ALLA FIERA DI SANT’ORSO
Fin dalle prime luci dell’alba la città è in fermento per la fiera che in epoca medievale si svolgeva nei pressi dell’omonima Collegiata. All’ombra del complesso monumentale, comprendente la chiesa, l’imponente campanile romanico, il priorato ed il chiostro, pare, secondo la leggenda, che il Santo fosse solito distribuire ai poveri indumenti e “sabot”, le calzature in legno simbolo della tradizione artigiana regionale.

Oggi la fiera, che conta oltre mille anni di storia, occupa tutto il centro storico. Lasciato l’arco d’Augusto, scenografica porta che accoglieva chi vi giungesse dall’antica Eporedia, l’attuale Ivrea, si entra nel cuore della città, lasciandosi trascinare dalla curiosità e dallo stupore. Nell’intreccio di vicoli e strade che collegano la Collegiata alla Cattedrale, piazza Chanoux a piazza della Repubblica, ci si perde tra le centinaia di banchi degli artigiani, tra opere d’intaglio e tornite, sculture e intrecci, pizzi e tessuti, lavori in pietra ollare, oggetti di rame e ferro, vetro e ceramica. Un tripudio di oggetti e gente, appassionati e artisti, una vetrina di quanto di meglio la fantasia e l’artigianato valdostano propongano. Ogni angolo regala piccoli frammenti d’arte e cultura di questa terra dominata dalle grandi montagne.


Pranzo veloce con un tagliere di salumi e formaggi della valle. Per non appesantirsi troppo un assaggio di motzetta, la saporita carne essiccata di bovino, cinghiale, cervo o camoscio, da accompagnare con il tipico pane di segale locale, un paio di fette di boudin, prodotto con patate bollite, lardo, barbabietole rosse, spezie, aromi, vino e sangue di bovino o suino, un assaggio della saporita toma di Gressoney e di Fromadzo.
 
Dopo pranzo nuovamente in fiera, nel cuore della festa, per tornare a respirare la travolgente atmosfera che invade il capoluogo. Tra musica e folklore sono numerose le possibilità di degustazione di prodotti tipici. Tante anche le dimostrazioni dal vivo all’ombra dei luoghi storici e suggestivi dell’Aosta romana e medioevale. Non si può vedere la fiera millenaria di Sant’Orso senza portarsi a casa un ricordo; oltre alle innumerevoli ghiottonerie, tra cui miele, biscotti e ottimi vini, vi sono svariati oggetti tradizionali tra cui la Coppa dell’Amicizia e la Grolla, i classici sabot, poi le botti, le gerle ed i cestini. E’ sicuramente il legno il grande protagonista della fiera che ha il suo cuore nella centralissima piazza Chanoux, salotto della città. Subito dopo aver assaporato una cioccolata calda, indispensabile per placare il freddo, sono da vedere il padiglione enogastronomico, dove gli espositori propongono carni, salumi, formaggi, marmellate, frutta, verdura, vini, liquori, erbe officinali e mieli, e l’atelier, con una ricca proposta di oggetti di legno, rame, pietra, ferro, abbigliamento, complementi d’arredo, vetri e curiosità.
 
Cena sostanziosa con la Zuppa alla Valpellinense, preparata con brodo di carne, verza, fontina e pane bianco, da assaporare calda e da accompagnare con un buon Arnad Montjovet, uno dei buoni vini rossi regionali. Serata ancora per le vie della città per godersi la “Veillà”, la veglia della notte tra il 30 ed il 31 gennaio, in un’atmosfera ricca di suggestioni tra concerti ed esibizioni, distribuzioni di brodo caldo e vin brulè, mentre i residenti aprono ai turisti le cantine per proporre musica e degustazioni.
 
DOMENICA A VISITARE I TESORI DELLA CITTA’
E’ una città in fermento quella che fin dalle luci dell’alba inizia a godersi il secondo giorno di fiera. Aosta si sveglia dopo le suggestioni e la magica atmosfera della Veillà. Il secondo giorno di fiera torna ad animare il cuore della città nella splendida cornice delle Alpi innevate. Ad un primo giorno trascorso tra artigiani e prodotti tipici, appuntamenti, assaggi ed incontri, è giusto dedicarsi alle meraviglie architettoniche del centro. Da non perdere il Teatro Romano, costruito in età augustea, situato a due passi dalla Porta Praetoria, che presenta nella parte bassa una sequenza di arcate sovrastate da tre ordini di finestre. Quella del teatro è sicuramente una delle zone della città a maggior impatto scenografico, oltre due millenni fa cuore culturale dell’antica Augusta Praetoria.



Lasciata l’area romana si percorre via Sant’Anselmo fino a giungere alla Collegiata di Sant’Orso, autentico tesoro architettonico. Imponente la torre campanaria del XII secolo, mentre imperdibile è lo splendido coro ligneo quattrocentesco. Interessanti anche la cripta ed il ciclo di affreschi ottoniani del sottotetto risalenti al XI secolo.

Gioiello della Collegiata è il chiostro, dal primitivo impianto risalente al 1133 ed opera di maestranze provenzali o lombarde. Incantano i capitelli in marmo scolpito, tra le migliori espressioni della scultura romanica religiosa, raffiguranti le scene simboliche del Vecchio e del Nuovo Testamento, la vita di Sant’Orso, personaggi e animali fantastici. La visita non può concludersi senza la visita al Museo, situato nella Sacrestia, dove sono custodite preziose opere di oreficeria sacra, sculture e dipinti.
Pranzo con l’appetitoso civet di camoscio, preparato con carne di camoscio, ginepro, lauro, sedano, carota, salvia e vino rosso, possibilmente l’Enfer d’Arvier, da assaporare con polenta o patate alla valdostana, con salvia e burro fuso. Grande piatto da accompagnare con un rosso della zona meridionale della Valle d’Aosta, il Donnas.

Pomeriggio alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, dalle possenti torri campanarie alte più di sessanta metri e dalla facciata policroma, trionfo di affreschi, gruppi in terracotta e svariati dettagli decorativi di gusto rinascimentale. Al suo interno colpiscono soprattutto i colori delle vetrate della navata centrale, realizzate tra il Quattrocento ed il Cinquecento. Interessante il Museo del tesoro della Cattedrale che custodisce alcuni codici miniati, monumenti sepolcrali e la cassa reliquiaria di San Grato. Ultima parte di pomeriggio da dedicare ad una passeggiata nel centro, per godersi le ultime ore di fiera. Cena con la classica polenta concia, con fontina e burro, da accompagnare con Enfer d’Arvier, vino locale rosso secco e vellutato. Poi un assaggio di grappa valdostana per chiudere il weekend di Sant’Orso nella fredda notte valdostana.
 
INFORMAZIONI UTILI
Dormire e mangiare
Per dormire ad Aosta e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi, agriturismi e b&b.
Per mangiare ad Aosta e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.

Tra i vari indirizzi consigliamo: 
- il ristorante Vecchia Aosta, nel cuore storico della città, a due passi dal Teatro Romano; ecco la nostra scheda;
- la Trattoria degli Artisti “pam pam”, che propone il meglio della cucina tipica regionale; ecco la nostra scheda;
- l'Enoteca L’uva e un quarto (www.luvaeunquarto.it), che propone una vasta scelta di vini e distillati di produzione regionale.
- l'Hotel Turin (www.hotelturin.it), elegante hotel a due passi dalla Collegiata di Sant’Orso;
- l'HotelCecchin, situato sul Ponte Romano, lungo la via Francigena, a due passi dall’arco di Augusto; sconti per i soci Tci; ecco la nostra scheda
- l'HotelNorden Palace, situato a pochi passi dalla funivia di Pila e dal centro storico; ecco la nostra scheda.
 
Informazioni utili
- Da comprare sul nostro sito web la Guida Verde Valle d'Aosta, sconti per tutti e soprattutto per i soci Tci!

- Tutte le info sulla Fiera di Sant'Orso sul sito www.fieradisantorso.it
 
 
28 Gennaio 2016

Che cosa fare il weekend del 30-31 gennaio in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Tante idee per il Carnevale, ma anche mostre fotografiche, festival e fiere

Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. IN TUTTA ITALIA PER IL CARNEVALE
Le celebrazioni per il Carnevale, che in vari casi hanno avuto inizio già da due weekend, entrano nel vivo. E se il clou si avrà intorno a domenica 7 febbraio, in questo weekend sono molte le città dove vengono organizzate sfilate, parate ed eventi di vario genere. Domenica 31 le bellissime maschere barocche sfilano a Castiglion Fibocchi (Ar); i bambini di Fano (Pu) sono pronti per i getti di cioccolatini e caramelle, per cui la cittadina marchigiana è celebre; iniziano le grandi sfilate di Cento (Fe) e di Acireale (Ct). Il giorno prima, sabato 30, a Putignano (Ba)è in programma la seconda spettacolare sfilata. Anche a Venezia si entra nel vivo: le maschere iniziano a girare per la città! E nei piccoli borghi Bandiera arancione si festeggia in modo molto particolare, per esempio a Sappada (Bl) e a Busseto (Pr).

Leggete i nostri approfondimenti per saperne di più:
- informazioni sui Carnevali più belli d'Italia (tra cui quelli citati) sulla nostra news dedicata;
- su Venezia (con tutte le date del Carnevale) nella nostra idea weekend;
- sul Carnevale nei borghi Bandiera arancione sulla nostra news dedicata



2. AD AOSTA PER LA FIERA DI SANT'ORSO
Per la città e per tutta la regione Valle d'Aostaè l'appuntamento dell'anno: la grande fiera dedicata a Sant'Orso, patrono di Aosta, che invade ogni 30 e 31 gennaio - quest'anno proprio nel weekend! - le strade del capoluogo. Un'occasione imperdibile per curiosare tra le bancarelle di artigianato, assaporare un pezzo di fontina o un piatto di polenta concia, visitare le rovine del teatro Romano o il chiostro della Collegiata... e molto altro ancora.
Tutte le informazioni per passare un weekend ad Aosta nella nostra idea weekend



3. A CATANIA PER SANT'AGATA
Anche Catania entra in fibrillazione. La sua festa più importante, quella dedicata a Sant'Agata, inizia a entrare nel vivo proprio questo weekend: se la celebrazione vera e propria si svolge dal 3 al 5 febbraio, già domenica 31 a partire dalle 20 sono in programma la consegna della “Candelora d’Oro“, onorificenza che quest’anno verrà assegnata alla schermitrice Rossella Fiamingo, uno spettacolo pirotecnico e uno spettacolo di video-mapping proiettato sulle facciate dei palazzi della piazza dov'è posto il monumento alla santa e poi, fino alle 24, la Notte bianca dei Musei e del Commercio, con apertura fino a tarda notte di musei e attività commerciali del centro storico.
Info sul sito dedicato.



4. A MILANO PER LA FOTOGRAFIA
Tra le tante proposte culturali di Milano, questo weekend potreste dedicarlo alla fotografia: le mostre in corso sono davvero tante e di ottimo livello. A iniziare da quella dedicata a Vivian Maier al Nuovo Spazio Forma di via Meravigli, che chiude proprio domenica 31 (prenotate online per non fare lunghissime code): le fotografie in bianco e nero di quest'artista autodidatta e scoperta per caso dopo la sua morte sono davvero straordinarie. Chiudono questo weekend anche la mostra che Gabriele Basilico dedica a Milano, all'Unicredit Pavillion, con meravigliosi ritratti della sua città, e quella di Paolo Pellegrin dedicata all'America. Quarta mostra (che finisce il 7 febbraio) Henri Cartier-Bresson e gli altri – I Grandi fotografi e l’Italia, al Palazzo della Ragione Fotografia. E per finire, è da visitare anche (fino al 14 febbraio) Milano città d'acqua, a Palazzo Morando: 150 immagini d’epoca raccontano l’importanza dell’acqua nella storia del capoluogo meneghino. Sconti per i soci Touring in molte mostre.
Info: schede di tutte le mostre nella nostra pagina eventi, con 20 eventi segnalati a Milano. 



5. IN TOSCANA E IN EMILIA ROMAGNA PER SAN GIMINIANO
Geminiano, citato anche come Gimignano o Gemignano, è un santo antico: visse nel Trecento e sembra che avesse poteri sui demoni. Il 31 gennaio del 397 morì a Modena, di cui è il santo patrono, così come di San Gimignano (Si) e di Pontremoli (Ms), in Lunigiana. Ecco dunque che questa domenica scattano le celebrazioni in queste tre città: a Modena Il centro storico si riempe di bancarelle, a Pontremoli i due rioni - San Nicolò e San Geminiano - accendono spettacolari falò in una inconsueta disfida, a San Gimignano nelle piazze del Duomo e della Cisterna si svolge la fiera in onore del Santo. 
Info: Modena, sito del Comune; Pontremoli, sito del Comune; San Gimignano, sito del Comune



6. IN TRENTINO PER LO SLEDDOG
Sarà lo splendido scenario del centro fondo Millegrobbe, sull'Alpe Cimbra, in Trentino, a ospitare domenica 31 gennaio i campionati italiani di sleddog. Uno spettacolo per gli amanti dei cani e delle slitte! A Folgaria, tra l'altro, in località Alpe di Folgaria Coe, e a Lavarone proprio al centro fondo Millegrobbe da qualche anno è possibile guidare la slitta trainata da una muta di cani sotto la guida esperta di un istruttore. Addirittura la slitta può essere guidata dai bambini a partire dagli 8 anni di età.
Info sul sito di Alpe Cimbra.



7. A ROMA PER LA STREET ART
Tra i tanti musei di Roma, ce ne sono otto "piccoli" e a ingresso gratuito che davvero vale la pena di scoprire, dalla suggestiva area archeologica della Villa di Massenzio alle preziose sculture conservate a due passi da Piazza Navona nel Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, tutti meritevoli di una visita. Oggi vi vogliamo segnalare soprattutto il Museo Carlo Bilotti di Villa Borghese, che ospita opere di De Chirico, Severini, Warhol, Rivers e Manzù e, fino a questo weekend, Urbs Picta, un reportage fotografico di Mimmo Frassineti sulla street art a Roma, davvero curioso. 
Info: Musei in Comune di Roma a ingresso gratuito; Museo Bilotti



8. A BOLOGNA PER ARTE FIERA
Dal 29 gennaio al primo febbraio va in scena Arte Fiera, la fiera inernazionale di arte moderna e contemporanea di Bologna, che quest'anno compie 40 anni. Previsti centinaia di espositori e migliaia di artisti, con spazi dedicati ai giovani, ai protagonisti e alla fotografia. 
Info: sito dedicato.



9. IN FRIULI CON I BAMBINI
Due segnalazioni per chi programma un weekend in Friuli con tutta la famiglia: a Lignano Sabbiadoro quello del 30-31 è l'ultimo finesettimana per ammirare il grandioso presepe di sabbia, con 200 figure umane e oltre 300 animali, davvero uno spettacolo; mentre alla Fiera di Udineè in programma Sgulp! Nutriamo e coloriamo il pianeta, evento per bambini dai 3 ai 12 anni: previste attività che stimolino l’immaginazione e la curiosità, con numerosi laboratori.
Info: Lignano, sito dedicato; Udine, sito dedicato.



10. IN TUTTA ITALIA PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA
In occasione della Giornata della memoria, che come ogni anno si celebra il 27 gennaio, anche nel weekend del 30 e 31 gennaio sono molti gli eventi sul tema. Eccone alcuni.
- Domenica 31 a Milano presso il Memoriale della Shoah alla Stazione Centrale va in scena lo spettacolo ‘Che non abbiano fine mai…‘ di Eyal Lerner, dedicato alla storia e alla cultura ebraiche e alla tragedia della Shoah (necessaria la prenotazione) e a seguire l'incontro ‘Porte chiuse, porte aperte’ con Liliana Segre e i profughi ospitati dal Memoriale nel 2015, che racconteranno le loro testimonianze.
- Presso il centro del parco delle Groane"Polveriera" di Solaro (Mi) domenica 31 "La Pace non ha confini, quali confini per la Pace?”, messaggi, testimonianze, letture e riflessioni sul tema della pace e a seguire “Là, dove il cielo ha toccato la terra, alti s’ergono i muri”, rappresentazione teatrale con introduzione e commento di Gad Lerner. 
- A Roma una mostra ripercorre la storia di Anne Frank; è alla Casina dei Vallati, nuova sede della Fondazione Museo della Shoah.
- Anche a Vercelli fino al 31 gennaio una mostra sulla ragazza olandese: "Anne Frank. Una storia attuale"è stata realizzata dalla Anne Frank House di Amsterdam ed è allestita al Museo archeologico civico.
- Fino al 6 marzo, il Museo Ebraico di Bologna propone una mostra su Primo Levi.
- A Firenze, domenica 31 gennaio al Museo ebraico visita guidata alla mostra “A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita (1938-1943)” e a seguire proiezione del documentario “La maniera del ricordo, Firenze – Auschwitz: Gennaio 2007, Sergio Zavoli a colloquio con Andra e Tatiana Bucci”

27 Gennaio 2016

Che cosa fare a Ferrara e a Cento: idea weekend nei giorni del Carnevale

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Luca Sartori
La splendida città estense, tra gioielli architettonici e prelibatezze, e la storia ed i colori del carnevale centese
 
Terra di campagne e corsi d’acqua, quella del Ferrarese. Città di storia e borghi che si perdono nella fertile pianura divisa dal grande fiume, quel Po che ha caratterizzato e caratterizza ancora oggi le genti, i giorni e la cultura di questo estremo lembo settentrionale dell’Emilia Romagna. Ferraraè l’elegante capitale di quest’angolo d’Italia, Cento invece la cittadina della provincia che merita una visita anche solo per il suo celebre carnevale storico.
 
VENERDI SERA A FERRARA
Distese di terra e acqua ci portano fino alla zona sud della città, ai margini della Ferrara nuova. Oltre il canale di Burana c’è quella antica, con il suo splendido centro storico. E’ qui che ci si deve concedere la prima deliziosa fermata enogastronomica cittadina. Non può che iniziare con un classico della cucina emiliana il weekend in terra ferrarese, un bel piatto di tagliatelle, ricavate dal taglio a mano della sfoglia, con il ragù di carne, da accompagnare con un buon rosso delle colline bolognesi. Imperdibile una passeggiata notturna per il centro storico della città, per godere delle sue belle piazze e dei suoi suggestivi vicoli. Notte che sa regalare ancor più magia a questa elegante città a pochi minuti dalle rive del Po.

 
SABATO A FERRARA TRA PALAZZI E SHOPPING
Mentre la città che fu della potente famiglia degli Este lentamente si sveglia, ci si può concedere la colazione e optare per un giro in bicicletta nel bellissimo centro storico. In bicicletta ci si regala una visita emozionante delle chiese, dei palazzi e degli edifici di maggior pregio del cuore della città, per scegliere cosa approfondire nella giornata. Anche in bicicletta se ne apprezza l’eleganza ma soprattutto quell’atmosfera rilassata che ne contraddistingue praticamente ogni angolo.


Lasciata la bicicletta ci si può concedere qualche acquisto nelle vie del centro che da piazza Savonarola e da piazza della Cattedrale affondano nelle altre zone della Ferrara antica. Si può iniziare con via degli Adelardi, sulla quale si affaccia la Cattedrale, e con via Volpanetto, per fare poi un salto in via Contrari e proseguire nella bella via Saraceno, tra attività artigianali e antiche botteghe. Ricca di negozi è anche la centralissima piazza Trento Trieste, mentre gastronomie, erboristerie, negozi d’abbigliamento e calzature rendono interessante via Garibaldi. Centro cittadino che propone anche svariate librerie e botteghe di prodotti tipici dove acquistare un ricordo o una specialità ferrarese.
 
Pranzo con tagliere di affettati misti tra cui la pancetta arrotolata all’aglio, la coppa ed il salame all’aglio, da accompagnare con verdure sott’olio e cipolline casalinghe.
 
Pomeriggio da dedicare ai gioielli architettonici della città. L’edificio più rappresentativo di Ferrara è sicuramente il mastodontico Castello Estense, simbolo della potenza degli Este. Fu il Marchese Nicolò II ad iniziarne i lavori di costruzione nel 1385. Antica sede delle milizie estensi, con officine, armerie, magazzini e scuderie, si trasformò poi in residenza nobiliare abitata dai signori della città nella parte alta del castello. La visita agli appartamenti, della cappella, delle cucine, delle prigioni e del giardino consente di approfondire e rivivere la vita della corte Estense, apprezzandone e approfondendone le svariate sfaccettature della vita quotidiana. Merenda con il tipico pampepato, creato nel Seicento dalle monache del Monastero del Corpus Domini, il delizioso dolce dal gusto intenso a base di mandorle, nocciole, noci, cioccolato e uvetta.


 
Seconda imperdibile tappa del centro storico cittadino è sicuramente la Cattedrale di San Giorgio, principale edificio religioso affacciato su Piazza Trento e Trieste, un tempo Piazza delle Erbe. Straordinario il colpo d’occhio che offre la facciata in marmo bianco, che presenta anche un bellissimo portico sorretto da due colonne raffiguranti un vecchio ed un giovane seduti su due leoni. Il campanile quattrocentesco, progettato da Leon Battista Alberti, è in laterizio e rivestito in pietra calcarea. L’interno, a tre navate, è interamente in stile barocco: da vedere l’affresco del Giudizio Universale del catino absidale ispirato a quello di Michelangelo nella Cappella Sistina.


Cena con anguilla, tipica pietanza delle terre ferraresi e soprattutto delle valli di Comacchio, da accompagnare con la polenta e da abbinare al vino del Bosco Eliceo, rosso secco e amabile.
 
DOMENICA AL CARNEVALE DI CENTO
Con ancora negli occhi alcune delle meraviglie architettoniche del centro storico di Ferrara, ci apprestiamo a salutare questa incantevole città ricca di testimonianze d’arte e architettura medioevale e rinascimentale, dalla storia profondamente legata a quella della famiglia d’Este che la seppe trasformare, tra il XIII ed il XVI secolo, in un autentico museo a cielo aperto, patrimonio dell’Unesco dal 1995.
 
Tornano protagoniste le campagne nel tratto di strada tra la città estense e Cento, una delle capitali italiane del Carnevale. Tra Ferrara, Modena e Bologna, Cento è denominata “La piccola Bologna”, per i tanti portici che ne caratterizzano il centro storico e per la ricca offerta gastronomica che propone svariate specialità del capoluogo.
 
In attesa della sfilata del pomeriggio la città merita una visita anche solo per apprezzare i suoi bei portici. Da vedere piazza del Guercino e le strade del cuore della città, il Palazzo del Governatore, dall’aspetto neo-medioevale, e l’antica Rocca eretta alla fine del Trecento, che nei secoli ha assolto la funzione di prigione per detenuti politici e banditi. Dagli interni restaurati la rocca racconta attraverso i suoi ambienti storie di amori, sangue ed eventi miracolosi. Tra i tesori religiosi della città c’è sicuramente la Basilica Collegiata di San Biagio, antico oratorio ristrutturato tra il 1730 ed il 1745, dallo stile barocco e dalle reminiscenze rinascimentali, che custodisce svariate opere d’arte tra cui la tela di San Carlo Borromeo in orazione, opera seicentesca di Giovanni Francesco Barbieri, detto “il Guercino, apprezzato pittore centese.
Pranzo con un piatto di cappellacci di zucca al ragù di carne ed un assaggio di salamina da sugo, preparata con varie parti del maiale tra cui guanciale, coppa del collo, lingua e fegato con aggiunta di sale, pepe e noce moscata, da assaporare con purè di patate, il tutto da accompagnare con un classico rosso, il Sangiovese.
 
Pomeriggio al carnevale, del quale ci sono testimonianze risalenti al 1600. Sono infatti alcuni affreschi del Guercino a documentarne la secolare storia. Oggi gemellato con il celebre Carnevale di Rio de Janeiro, il Carnevale di Cento seppe mantenere l’essenza della caratteristica manifestazione locale fino alla fine degli anni Ottanta, diventando poi un grande evento culturale e folkloristico, con una serie di manifestazioni ed appuntamenti correlati. E’ il centro storico della città il palcoscenico di uno dei Carnevali più importanti d’Italia. Corso Guercino e la sua piazza ospitano la sfilata dei carri, giganti di cartapesta che tra balli, musica, animazione e colore, in un tripudio di maschere, si contendono il premio di miglior creazione che ne vedrà la proclamazione l’ultima domenica di Carnevale.
 
Ultima passeggiata serale nella Cento reduce dalla sfilata prima di concedersi la meritata cena, con uno dei classici piatti della cucina zonale, i tradizionali cappelletti in brodo, per proseguire con una saporita grigliata di carne. Non può che concludersi con un assaggio di Amaro Montenegro, creato da un nobile emiliano, il weekend in questa terra ricca e generosa, che da sempre sa unire storia, tradizione, cultura ed enogastronomia come poche altre regioni in Italia.


INFORMAZIONI UTILI
Dormire e mangiare
Per dormire a Ferrara e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi, agriturismi e b&b.
Per mangiare a Ferrara e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.
Per dormire a Cento e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi e b&b.
Per mangiare a Cento e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.

Tra i vari indirizzi di Ferrara consigliamo: 
- la Trattoria Il Cucco, che propone i cappellacci di zucca e i cappelletti di carne; ecco la nostra scheda;
- il ristorante Cà d'Frara (www.ristorantecadfrara.it), che propone sapori tipici in centro città;
- la locanda Modigliani (www.locandamodigliani.it), elegante hotel a due passi dalla Collegiata di Sant’Orso;
- l'HotelCarlton, elegante struttura nel centro storcio; ecco la nostra scheda
- l'HotelEuropa, situato nel centro storico di Cento; ecco la nostra scheda;
- la Pasticceria Frignani a Ferrara (www.pasticceriafrignani.it), meta golosa dove assaporare una ricca varietà di dolci artigianali.
 
Informazioni utili
- Da comprare sul nostro sito web la Guida Verde Emilia Romagna, sconti per tutti e soprattutto per i soci Tci!

- Approfondimenti sul Carnevale di Cento sulla nostra notizia dedicata ai Carnevali italiani.
- Altri siti: www.ferraraterraeacqua.it
 
 
 
 
 
 
 
3 Febbraio 2016

Che cosa fare il weekend del 6-7 febbraio in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Tante idee per il Carnevale, ma anche mostre, festival e ciaspolate

Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. IN TUTTA ITALIA PER IL CARNEVALE
Per quasi tutto il Paese è arrivato il Carnevale! Il clou delle celebrazioni è proprio intorno a domenica 7 febbraio, con sfilate, parate ed eventi di vario genere. Che cosa consigliare? Nelle notizie sotto trovate molti approfondimenti, ma per fare un riassunto: domenica 7 inizia il Carnevale a Ivrea (To); sabato 6 è il giorno di Sauris (Ud); domenica 7 inizia il Carnevale di Viareggio (Lu), continuano quelli di Cento (Fe), Acireale (Ct) e Putignano (Ba), si conclude quello di Fano (Pu); da non perdere gli eventi a Maniago (Ud)Rocchetta al Volturno (Is) domenica 7 e a Satriano (Pz) sabato 6 e domenica 7; feste in tutta la Sardegna, tra cui a Mamoiada (Nu), Oristano e Bosa (Or). E poi c'è sempre Venezia...

Leggete i nostri approfondimenti per saperne di più:
- informazioni sui Carnevali più belli d'Italia (tra cui quelli citati) sulla nostra news dedicata;
- su Venezia (con tutte le date del Carnevale) nella nostra idea weekend;
- sul Carnevale nei borghi Bandiera arancione sulla nostra news dedicata
- sul Carnevale in Sardegna sulla nostra news dedicata



2. IN TUTTA ITALIA PER DOMENICALMUSEO
Carnevale coincide anche con la prima domenica del mese: come da eccellente consuetudine, anche il 7 febbraio si entra gratis in tutti i musei, gallerie, monumenti, parchi statali con il programma #DomenicalMuseo. L’iniziativa a cura del Mibact, il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, prevede l'apertura gratuita di centinaia di luoghi. Segnaliamo che in alcuni musei sono organizzati eventi speciali; a Venezia si entra gratis, per esempio, alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana e al Museo Archeologico Nazionale. Quindi se andate in laguna per ammirare le maschere approfittatene!
Info: tutti i luoghi aperti gratuitamente sul sito del Ministero; eventi speciali domenica 7



3. A MILANO PER IL FUMETTO
Lo scorso weekend segnalavamo cinque mostre fotografiche, questo finesettimana vogliamo dedicarlo al fumetto e all'illustrazione (in attesa di parlare della grande mostra dedicata ai Simbolisti, che a Palazzo Reale apre proprio questa settimana: ma ci sarà tempo per vederla). Al Museo Wow - Spazio Fumetto di viale Campania sono infatti in corso due straordinarie esposizioni su altrettanti grandi artisti del fumetto e dell'illustrazione italiani: da una parte Romano Scarpa, il più grande disegnatore Disney italiano, con 150 tavole originali e moltissimi "dietro le quinte" (fino al 13 marzo); dall'altra il grande animatore, artista e regista milanese Giuseppe Maurizio Laganà, scomparso lo scorso 3 gennaio, che comprende i bozzetti e materiali originali di oltre 100 lavori realizzati per l’editoria, il mondo della comunicazione e della pubblicità e il cinema di animazione.
Info: Romano Scarpa, approfondimento sulla nostra scheda evento; sito dedicato. Tante altre idee per il finesettimana a Milano nella nostra sezione eventi.



4. A SIENA PER I BAMBINI
Bell'iniziativa a Siena. Dal 6 al 27 febbraio, ogni sabato, con #SienaFrancigenaKids i più piccoli potranno calarsi nei panni di antichi pellegrini, partendo da Piazza Duomo e visitando il Santa Maria della Scala, uno degli ospedali più antichi d’Europa e rifugio per i viandanti nel Medioevo. Ad accogliere e ad accompagnare i ‘pellegrini under 14’ sarà una guida di eccezione: Gioconda, balia medievale che racconterà sotto forma di fiaba la storia di Siena, le curiosità e gli aneddoti legati alla Via Francigena e ai viaggiatori diretti a Roma da Canterbury. 
Info: tel. 347.6137678; sienasms@c-way.it



5. A ROMA PER VISITE SPECIALI
Questo weekend la rappresentanza Tci romana - Volontari e Punto Touring - organizza molti interessanti eventi alla scoperta della città di Roma. Segnaliamo per esempio la visita domenica 7 della chiesa di San Nicola dei Lorenesi, una delle cinque chiese cattoliche francofone di Roma, normalmente chiusa al pubblico; la visita guidata sabato 6 della Casa museo dell'artista americano Hendrik Christian Andersen; la visita guidata domenica 7 alla villa dei Quintili sulla Appia; e molto altro. Per i romani ricordiamo anche che questo è l'ultimo weekend per le mostre "Impressionisti a Roma" e "Pablo Atchugarry - Città Eterna, eterni marmi". 
Info: le schede di tutti gli eventi citati sono nelle due pagine della nostra sezione eventi.



6. A GENOVA PER I RAGNI
I bambini ne andranno matti, qualcun altro chiuderà gli occhi. Perché la mostra inaugurata a Genova il 3 febbraio ha per protagonisti i ragni: con 50 specie di tarantole, 10 specie di scorpioni e 3 di scolopendre, Spiders è la mostra scientifica con ragni vivi più grande in Europa e l’allestimento del Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” di Genova rappresenta la prima assoluta. Obiettivo, avvicinare il pubblico alla scoperta del fantastico mondo dei ragni per apprenderne l’anatomia, la diversità, le caratteristiche e il comportamento (fino al 5 giugno).
Info: sito del Museo; www.visitgenoa.it.



7. IN UMBRIA E MARCHE CON LE CIASPOLE
A chi preferisce trascorrere una giornata respirando una boccata d'aria buona segnaliamo le tante iniziative organizzate nei parchi del centro Italia per godere dei meravigliosi paesaggi invernali. Nel parco nazionale dei Monti Sibillini, per esempio, tra Marche e Umbria, sono molte le ciaspolate in programma sabato 6 e domenica 7, con partenza da Norcia (Pg), Ussita (Mc), Fiastra (Mc), Castelsantangelo sul Nera (Mc), Arquata del Tronto (Ap): i grandi spazi del Piano grande, dei piani di Ragnolo e di tanti altri straordinari luoghi dei Sibillini sono pronti a farvi rimanere a bocca aperta. 
Info: pagina dedicata sul sito di parks.it



8. IN TRENTINO PER IL MART E ROVERETO
Al Mart di Rovereto, fino al 3 aprile, è in corso la grande mostra '', a cura di Alessandra Tiddia. E visitare il Mart può essere l'occasione per scoprire la città e i suoi dintorni: l'APT di Rovereto e della Vallagarina propone in questo senso il pacchetto "Weekend al Mart di Rovereto" con 3 giorni/2 notti e visita alla mostra.
Info: sito Apt Rovereto.



9. A MATERA PER FELLINI
C'è un motivo in più per visitare Matera: fino al 6 marzo al bellissimo Musma - il Museo della scultura contemporanea nel Sasso Caveoso - è in programma la mostra "Federico Fellini - appunti fantastici", che presenta gli "scarabocchi" del genio riminese. Fellini entrò in analisi nel 1960: da quell'anno, su suggerimentodel medico, ogni mattina schizzava disegni e didascalie, costituendo un particolare diario, il cosiddetto Libro dei sogni. Di tutti quei disegni ne sono stati scelti 400. 
Info: sito Musma

5 Febbraio 2016

Viaggio in Piemonte, nelle terre del Dolcetto

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Luca Bonora
Itinerario nelle Langhe Cuneesi, fra Clavesana e Dogliani. Dove il vino rosso e il bollito sono sacri
Un Bracco parla poco, l’altra troppo. Due modi di essere piemontesi e di dimostrare il proprio amore per la terra. E per il vino. Lui, Giovanni Bracco, presidente della cantina sociale Clavesana dal 1987, è taciturno e laconico. Tiene tutto sott’occhio, a volte annuisce, altre scuote la testa e solo quando serve, interviene.
Lei, Anna Bracco (e non sono nemmeno parenti), direttore della cantina, parla continuamente ma ha tanto da raccontare – il dolcetto, la cantina, il paese, le Langhe, l’amore per tutto questo. E la parole che dice più spesso è “grazie”.
 
 
Poi c’è Otto, un bracco di quasi due anni. Cane da caccia toscanissimo, non parla, non abbaia, fiuta il vento e punta il bollito, perché siamo a Carrù (Cuneo), la patria del bollito, la casa della Fiera del bue grasso. Un luogo strano dove tutti amano il manzo eppure lo mangiano, dove il brodo di carne non manca mai, nemmeno alla prima colazione (una tradizione antica, all’occasione ripresa). Dove la brina è parte integrante del paesaggio, dove le chiese ospitano convegni sull’agricoltura e concerti jazz, dove (r)esiste l’unico Comizio Agrario d’Italia, fondato da Camillo Benso di Cavour, dove il Museo della razza piemonteseè uno dei luoghi più moderni e coinvolgenti che ci siano.
 
 
Infine, dove accanto alla porta della cantina sociale Clavesana c’è il bancomat, che non si sa mai. La cantina che raccoglie oltre 300 viticoltori, conferenti come si dice in gergo, che portano le loro uve a realizzare 1 milione e 800mila di bottiglie l’anno. Barbera, barolo, un poco di chardonnay (eccellente) e soprattutto, dolcetto. Anzi, Dogliani.
L’uva simbolo di questo territorio è di recente confluita in un’unica docg, e quello che prima era “dolcetto di Dogliani Superiore” ora è “Dogliani”, sic et simpliciter. Il vino è rimasto lo stesso: rosso rubino intenso, fruttato, giovane (ma da 13.5 °C), di buona acidità, leggermente tanninico al finale. È cambiato il nome ma il dolcetto è rimasto lo stesso: onesto, sincero, senza fronzoli. Qualcuno mi dice: «Noi non mettiamo i tacchi al vino». Ci siamo capiti.
 
 
Scarpe basse per tutti, dunque. Per Gisella, argentina, tornata con il marito in Italia, qui, nelle Langhe, dove sono nati i suoi nonni, per fare gli agricoltori.
Per Roberta, che vive da sola in una cascina a Baroldo e cerca braccianti per coltivare i suoi 18 ettari. Fanno parte del progetto TerreOriginali, nato per mappare il territorio e soprattutto recuperarlo, sostenendo microaziende giovani. Nella stessa cantina sociale di Clavesana, l’unico gigante, tecnici, agronomi ed enologi sono under 30.
In questi primi anni di lavoro, TerreOriginali ha accolto e sostenuto otto progetti. Tutti agricoli, tutti legati alla biodiversità. qualcuno produce il miele, qulacuno coltiva bacche di goji. Nessuno è viticoltore, nessuno è allevatore. I due Bracco, Giovanni e Anna, concordano. Fatica. Troppa. È un lavoro che spezza le schiene e le volontà. A volte anche la passione non basta. Eppure c’è un ritorno alla terra, a questa terra. Lento ma inesorabile.
 
 
Beppe Cravero, patron del ristorante Il Vascello d’Oro, spiega che l’insalata di nervetti si sganassa. Per questo si mangia a inizio pasto. E spiega: muovi le mascelle (ganasce), ti aumenta la salivazione, ti sale l’appetito. Vero.
Poi porta in tavola il bollito e lo presenta. Sette tagli di carne, sei salse (tra queste, la superba bagna cauda). Le regole di preparazione sono chiare, codificate, ineludibili. Lui ne parla come fosse l’inizio di una festa. Con l’entusiasmo del neopapà che mostra il figlio appena nato. Quello è il suo bollito, lo fa da sempre. È parte della sua storia, della sua famiglia.
I due Bracco lo sanno bene, e l’ha capito perfino il bracco numero 3, Otto. Forse gli arriverà un pezzo.
Oggi a Carrù è festa per tutti.
 
 
 
CONSIGLI DI VIAGGIO
Dormire e mangiare

Per dormire a Dogliani e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi, agriturismi e b&b.
Per mangiare a Dogliani e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.
 
In particolare vi consigliamo:
- Il vascello d’oro, via San Giuseppe 9, Carrù (Cuneo), dal 1887 il tempio del bollito di Beppe Cravero e famiglia. Ristorante con camere.
- Agriturismo Il Palazzetto, borgata Palazzetto, Clavesana (Cn). Tradizione e calore in un ex convento del Seicento completamente ristrutturato.
- Agriturismo San Martino (nella foto sotto), frazione San Martino 5, Clavesana (Cn). Una piccola corte, isolata, dove trascorrere il più romantico dei weekend.
 
 
 
Da vedere
- Cantina Clavesana, Clavesana, frazione Madonna della neve. Per acquisti e degustazioni.
-Casa Museo della razza Bovina Piemontese, Strada Trinita' 31/L, Carrù (Cn). Consigliatissima al termine della visita una degustazione di carne fassona - ovviamente su prenotazione.
 
Informazioni pratiche
- Informazioni generali sul sito web della Regione, www.piemonteitalia.eu
- E' possibile prenotare soggiorni, pacchetti turistici, ingressi di musei, cene nei ristoranti e molto altro ancora sul sito www.bookingpiemonte.it.
- Per visite, degustazioni e acquisto di vini nelle cantine di Langhe e Roero (ma anche Monferrato, Astigiano e Alessandrino) c'è il sito www.piemonteonwine.it, con contact center e banca dati online che forniscono gratuitamente ai visitatori informazioni dettagliate su questi temi.
- Per scoprire al meglio il territorio circostante Dogliani e Clavesana, www.langheroero.it
 
- Da comprare sul nostro sito web – sconti per tutti e soprattutto per i soci Tci –  la Guida Verde Piemonte  e la Guida itinerari Tci-SlowFood Langhe e Roero.
 
 
9 Febbraio 2016

Che cosa fare il weekend del 13-14 febbraio in tutta Italia

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Stefano Brambilla
San Valentino e Carnevale, ma anche mostre, festival e cioccolato

Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. A MILANO PER IL CIOCCOLATO
Sul tema cioccolato ci sono già fior di eventi in tutta Italia - da Perugia a Torino a Modica - ma ora approda a Milano uno dei più importanti eventi mondiali, il Salon du Chocolat di Parigi, organizzato per la prima volta nel 1994 e poi esportato in ben 30 città in tutto il mondo. Si tratta di tre giorni di degustazioni, eventi ed esposizioni a tema cioccolato: Sarà una grande festa per tutti gli amanti del "cibo degli dei" (ancor di più per i soci Touring, che hanno diritto a un biglietto scontato).
Tutte le info nella nostra news dedicata.



2. IN TUTTA ITALIA PER IL CARNEVALE
Il clou del Carnevale è passato, ma sono diverse le città che continuano a festeggiare. Nelle notizie sotto trovate gli approfondimenti, ma per fare un riassunto: domenica 14 sono in programma grandi sfilate a Cento (Fe), Busseto (Pr - borgo Bandiera arancione Tci), Viareggio (Lu) e Sciacca (Ag). A Montemarano (Av) si balla ancora. 

Leggete i nostri approfondimenti per saperne di più:
- informazioni sui Carnevali più belli d'Italia (tra cui quelli citati) sulla nostra news dedicata;
- info sul Carnevale nei borghi Bandiera arancione sulla nostra news dedicata
- proposta di weekend a Ferrara e a Cento per il Carnevale sulla nostra news dedicata

3. A ROMA PER TOULOUSE LAUTREC
Al Museo dell'Ara Pacis di Roma continua la mostra su Henri de Toulouse-Lautrec, con acquarelli e opere provienenti da Budapest. E' una bella occasione per scoprire l'artista francese: per saperne di più, abbiamo preparato per voi anche una scheda di approfondimento.
Info su Toulouse-Lautrec nella nostra news dedicata; sulla mostra nella nostra scheda evento.



4. A MODENA PER L'ANTIQUARIATO, A GENOVA PER L'ARTE MODERNA
Due grandi fiere d'arte a Modena e a Genova. Scatta la trentesima edizione di Modenantiquaria dal 13 al 21 febbraio a Modena Fiere. Da sottolineare la presenza di Petra, la mostra mercato collaterale molto amata dai pollici verdi di tutta Europa; Excelsior, l’esposizione collaterale dedicata alla pittura dell’Ottocento; e i capolavori mai prima esposti della Collezione BPER. Dal 12 al 15 febbraio con ArteGenova la città ospita, per il dodicesimo anno consecutivo, quattro giorni di mostre, eventi, presentazioni per un’immersione totale nell’arte moderna e contemporanea: Più di centottanta gli espositori complessivi, novanta le gallerie, oltre 3000 opere in esposizione.  
Info: Modena, sito dedicato; Genova, sito dedicato.



5. A TERNI, A VERONA E IN TUTTA ITALIA PER SAN VALENTINO
Domenica 14 è anche San Valentino
: qual migliore occasione per festeggiarlo? A Terni va in scena Cioccolentino, con mostre, laboratori, degustazioni e incontri a tema cioccolato (dall'11 al 14 febbraio) e a Verona - che si è proclamata la città degli innamorati per via di quel balcone da dove si affacciò Giulietta - moltissimi gli eventi a tema: dall’11 al 14 febbraio Verona in Love propone il Messaggio del Cuore, il Sigillo d’Amore, un Bacio lungo un minuto, i Soffi d’Amore e un Cuore da scoprire... Ma in tutta Italia si festeggia con numerose proposte.  
Maggiori info sulla nostra news dedicata.



6. AD AGRIGENTO PER I BAMBINI
Parte la 71a edizione della Sagra del mandorlo in fiore, ad Agrigento. Il programma - che dura fino al 13 marzo - inizia questo weekend con il festival internazionale I bambini del mondo, con passeggiate lungo la Valle dei Templi e spettacoli a teatro: una festa soprattutto per i più piccoli, con sfilate ed esibizioni dei gruppi folk siciliani sui loro coloratissimi carretti.
Info: sito dedicato.



7. A MASSA PER I CAMMINI
Sabato 13 alle ore 17 presso la libreria Libri in armonia di Massa (via Pacinotti 16) c'è la presentazione di un bel libro di Nino Guidi e Oreste Verrini: si chiama La Via del Volto Santo e racconta del percorso a piedi che i due autori hanno fatto in Lunigiana e Garfagnana, da Pontremoli a Lucca. Parteciperanno anche i consoli provinciali del Tci. Qualcuno ricorderà che Oreste Verrini ha scritto anche per questo sito il racconto a tappe della Via del Volto Santo, che attraversa luoghi bellissimi e poco conosciuti della Toscana.
Info sulla nostra scheda evento; il resoconto della Via del Volto Santo nelle pagine del nostro sito.



8. A TORINO PER LE AUTO E PER MONET
Tre giorni dedicati al collezionismo dei motorI a Torino: dal 12 al 14 febbraio, al Lingotto Fiere, vanno in scena Automotoretrò e Automotoracing, con oltre 4000 mezzi, 1200 espositori, 300 piloti e ben 5 padiglioni. Automotoretrò ospita in anteprima assoluta la Collezione Bertone: un'occasione unica per ammirare dal vivo una decina di prototipi appartenenti alla celebre serie, battuta all’asta lo scorso settembre e attualmente in attesa di una collocazione stabile. Ricordiamo che questo è anche l'ultimo weekend per visitare la popolarissima mostra su Monet alla Gam di Torino, che ha registrato numeri da record.
Info: Automotoretrò, sito dedicato; Monet, sito dedicato



9. A VICENZA PER AEREI E JEFFERSON
Oltre il sogno: dal volo allo spazio
è il titolo della mostra interattiva che si tiene al Lanificio Conte_SHED di Schio (Vi) fino al 30 marzo. Si tratta di un percorso immersivo che vi condurrà nel sogno dell’Uomo di volare, dai primi tentativi di volo alle ultimissime frontiere dell’esplorazione spaziale. La mostra, perfetta anche per le famiglie, è la prima espressione del progetto “Distretto della scienza e tecnologia”, nato per valorizzare un territorio con una ricca storia industriale e d’innovazione tecnologica ancora poco conosciuta. Se avete in programma un weekend nel Vicentino, Il Palladio Museum di Vicenza dedica l’intero finesettimana alla figura e all’opera del grande politico americano Thomas Jefferson, di cui ha allestito la mostra Jefferson e Palladio. Come costruire un mondo nuovo.  
Info: Schio, sito dedicato; Vicenza, sito dedicato.



10. A SIENA PER I COSTUMI DEL PALIO
Per tutto il mese di febbraio, ogni giovedì, venerdì e sabato sera alle ore 21 per la prima volta si potrà accedere nella Sala dei Costumi del Palio a Siena. Una sala, ospitata all'interno di Palazzo Pubblico di Piazza del Campo, che viene aperta per la prima volta per raccontare attraverso un'inedita esposizione le monture (velluti, corazze e vestiti) del Corteo Storico del palio. Un'occasione preziosa per approfondire il legame tra la città e il suo palio. 
Info: 0577.292614-15; ticket@comune.siena.it



11. A NAPOLI PER SCOPRIRE LA CITTA'
In programma domenica 14 febbraio Innamorati di Napoli con gli Innamoràti di Napoli, il nuovo format di visite guidate con ciceroni illustri (personaggi celebri) che mette in luce le strade e i monumenti di Napoli raccontati da un nuovo punto di vista. Davvero interessante e tutta da scoprire la proposta.
Info: innamoratinapoli@libero.it; tel: 3473021515. 

 
10 Febbraio 2016

Weekend in Alto Adige, tra Bolzano e la Val Gardena

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Luca Sartori
La bella città e l’incantevole vallata nel cuore delle Dolomiti, tra architettura, speck e paesaggi da fiaba
 

Ogni volta che si giunge al cospetto delle Dolomiti scatta l'incantesimo. Si osservano le montagne e ci si emoziona, spaziando con lo sguardo per godere della bellezza e convincersi di non trovarsi in un sogno.

Nel cuore di quest’angolo straordinario d’Europa i Monti Pallidi propongono una molteplicità d’attrattive in ogni periodo dell’anno. Tra i loro luoghi più belli vi è la splendida Val Gardena, valle ladina che si estende nella parte orientale dell’Alto Adige, tra il Gruppo del Sella, quello del Puez, quello del Sassolungo, famoso in tutto il mondo, e le Odle. Monti che fanno da impareggiabile cornice ai suoi tre borghi di grande fascino, Ortisei, Santa Cristina e Selva Gardena. Più a sud, nel cuore della regione alpina, c’è Bolzano. Tra le più belle capitali delle Alpi, è un’elegante città d’arte, cultura e tradizioni, dove concedersi anche qualche assaggio e un po' di shopping.
 
VENERDI' SERA A BOLZANO
E’ l’ampia valle dell’Adige ad accompagnarci alla volta di Bolzano. Vigneti e boschi fanno da cornice all’autostrada del Brennero che corre verso nord, alla volta di quella che si può definire la porta delle Dolomiti. Nell’ampia conca dove sorge la città si congiungono la Val Sarentino, quella dell’Adige e la valle dell’Isarco. Arrivando da sud si giunge sulla riva dell’Isarco: sull’altra sponda c’è la città vecchia. Porta del pittoresco centro storico è la bella piazza Walther von der Vogelwiede, poeta tirolese del Duecento, dove sorge il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta.
Cena in una delle tipiche trattorie del centro città con un buon piatto di ravioli allo speck in salsa di noci, da accompagnare con uno dei vini tipici della zona, il Santa Maddalena, prodotto nei dintorni della città, rosso dal gusto vellutato, per proseguire con uno dei dolci classici di questa terra, lo strudel di mele. Finale di serata con una passeggiata nella fredda notte alpina, tra le luci e i silenzi della città che lentamente si addormenta.

 
SABATO A BOLZANO
Non può che essere un golosissimo krapfen alla marmellata a darci il buongiorno nella frizzante mattina bolzanina. Poi si parte alla volta del centro storico. Da piazza Walther von der Vogelwiede ci si addentra nella città vecchia.
 
E’ un suggestivo intreccio di vicoli e piazzette tra cui via Argentieri, ricca di locande e bar, negozi e ristoranti, dove si trova il barocco Palazzo Mercantile dalle ampie scalinate esterne e sede del Museo Mercantile; via Museo, dov’è situato il Museo Archeologic;, via dei Portici, nucleo originario della città; via Dr. Josef Streiter, dove un tempo si trovava il fossato che circondava l’antica Bolzano. Poi piazza delle Erbe, dove si tiene il mercato della frutta e della verdura, la piccola piazza del Municipio, sulla quale si affaccia il neobarocco Palazzo Municipale che cutodisce, al secondo piano, la bella Sala del Consiglio affrescata dal pittore Gottfied Hofer.
 
Poi ancora via dei Bottai, oggi ricca di trattorie e alberghi, tra le arterie principali della città d’un tempo, dove i mercanti provenienti dal nord si ristoravano e ritempravano i cavalli prima di approdare nella commerciale via dei Portici. Nel cuore della città è bello lasciarsi trasportare dalla curiosità, perdendosi tra vetrine ed edifici storici, accoglienti bar e caratteristici caffè. Da acquistare il famoso angelo di Bolzano, la caratteristica figura in ceramica, il tradizionale Loden tirolese oppure i tanti oggetti in legno, o ancora le pantofole in lana grezza della Val Sarentino. Tante anche le ghiottonerie tra cui lo speck, lo strudel e gli ottimi vini.


 
Pranzo con salumi e formaggi locali. Un assaggio di Stanga di Dobbiaco, formaggio dolce semiduro di latte di mucca pastorizzato, prodotto agroalimentare tradizionale, e un tagliere con speck, il tipico prosciutto lievemente affumicato, e kaminwurzen, salamino affumicato composto da carne magra di manzo e speck di maiale.
 
Pomeriggio alla scoperta dei tesori della città. Sulla bella piazza Walther von der Vogelwiede si affaccia la Cattedrale di Santa Maria Assunta, maestosa costruzione eretta nel XV secolo in stile gotico sui resti di una chiesa paleocristiana. Bello il campanile, affrescato esternamente, sormontato da un’elegante cupola traforata. Elemento caratterizzante la facciata della chiesa è il trecentesco rosone romanico. L’interno, a tre navate, custodisce affreschi trecenteschi, un apprezzabile altare maggiore marmoreo del principio del XVIII secolo, in stile barocco ed impreziosito di varie statue.Seconda meta del pomeriggio è il Museo Archeologico dell’Alto Adige, un tempo sede della Banca Nazionale Austriaca, che custodisce importanti raccolte dall’area dell’Alto Adige. Esposizione che parte dal Paleolitico fino a giungere all’epoca carolingia, tra ricostruzioni, immagini stereoscopiche, video, modelli, ricostruzioni di insediamenti e reperti, oltre alla casa di Otzi, “l’uomo venuto dal ghiaccio”, noto anche come la “mummia del Similaun”.
 
Cena con la calda e sostanziosa zuppa d’orzo, detta anche “gerstensuppe”, magari arricchita di carne. Per concludere un assaggio delle saporite patate arrosto, le patate lesse ripassate in padella nel burro insieme a cipolle, pepe e cumino.
 
DOMENICA A ORTISEI
Un saluto alla bella Bolzano per dirigersi, dopo una dolce colazione, alla volta del cuore dei Monti Pallidi. E’ la Val Gardena la protagonista del secondo giorno di weekend in Alto Adige. Non è lontana dalla città la splendida vallata all’ombra del Sassolungo.


 
Ecco le Dolomiti irrompere sullo sfondo. Ortisei, gioiello della valle, è nel cuore di uno degli scenari montani più belli del mondo. Terra ladina, appartenuta ai vescovi principi di Bressanone per otto secoli, dal 1027 al 1803, la cittadina è una famosa stazione di villeggiatura e culla dell’artigianato del legno intagliato.
Incanta per le sue case riccamente decorate alle quali fanno da cornice gli splendidi paesaggi montani. Meravigliosi scenari alpini magari da apprezzare, per chi scia, direttamente dagli impianti. Ricca è infatti la scelta di piste. Incantevoli i panorami sulle nevi con sullo sfondo i gruppi innevati del Sassolungo, del Puez e del Sella, dominanti l’ampio anfiteatro della valle.
 
Pranzo con un delizioso piatto di ravioli con burro fuso e un assaggio di strudel, possibilmente accarezzati dal sole, con vista sui gruppi innevati, per recuperare le energie prima del ritorno ad Ortisei.

Pomeriggio di shopping nel centro della cittadina, tra negozi di abbigliamento, scarpe ed articoli sportivi, erboristerie, pasticcerie e specialità regionali. Da vedere, oltre alle tante caratteristiche facciate degli edifici civili, l’interessante Parrocchiale di S. Ulrico, realizzata in stile neoclassico con elementi barocchi, che custodisce numerose statue lignee di artisti locali ed un apprezzabile apparato pittorico. 

E poi da non perdere la chiesetta di San Giacomo, nella frazione omonima, vero e proprio paradiso di tranquillità. Si trova in alto rispetto alla piccola frazione di Ortisei, in mezzo ai boschi: quando la si raggiunge, il panoramaè davvero straordinario. La chiesa di S. Giacomo (St. Jakob) è nello stesso tempo la più alta e la più antica di quelle della val Gardena: una pietra nel campanile riporta infatti l'anno 1181. S. Giacomo fu fino all'alto medioevo il centro della vallata; solo nel tardo medioevo la vita economica si spostò in valle.



Cena con un piatto di canederli, preparati con pane raffermo, latte e uova ed insaporiti con speck o pancetta. Ottimi se accompagnati con spezzatino, crauti, cicoria selvatica o verza cruda. Il vino per apprezzare al meglio i canederli può essere un Alto Adige classico bianco di Bolzano. Mentre la notte scende sull’ultimo frammento di questo weekend altoatesino, non resta che un assaggio di Kranewitter, il distillato di ginepro tipico delle terre di Bolzano, originale compagno di meditazione.

INFORMAZIONI UTILI
Dormire e mangiare
Per dormire a Bolzano e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi, agriturismi e b&b.
Per mangiare a Bolzano e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.

Per dormire a Ortisei e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi e b&b.
Per mangiare a Ortisei e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.
 
Libri e web
- Da comprare sul nostro sito web la Guida Verde Alto Adige e la Guida Itinerari Tci-Slow Food
Sconti per tutti e soprattutto per i soci Tci!
- Siti utili: www.valgardena.itwww.bolzano-bozen.itwww.suedtirol.info
 
 
 
23 Febbraio 2016

Che cosa fare il weekend del 27-28 febbraio in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Musei e mostre, ma anche feste, sagre, concerti jazz e mandorli in fiore
 

Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. A MILANO PER LA PENISOLA DEL TESORO
Inizia a Milano la Penisola del Tesoro 2016, l'iniziativa Tci che da anni porta i soci Touring a scoprire le meraviglie dell'Italia poco conosciuta. Questa domenica in programma una visita guidata gratuita al Mudec, il Museo delle culture in via Tortona, nell'area ex Ansaldo: ci sono ancora posti disponibili, potete prenotarvi entro venerdì alle ore 17 seguendo le indicazioni della nostra news. Un'occasione davvero rara per scoprire un nuovo polo culturale della città e la sua collezione permanente.
Info sulla nostra news dedicata.



2. IN VENETO PER MOSTRE E FESTE
Segnaliamo due appuntamenti in Veneto. A Rovigo, il capoluogo meno celebrato della regione, questo weekend apre una bella mostra intitolata "Al primo sguardo": in esposizione a palazzo Roverella e palazzo Roncale duecento opere inedite della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Si tratta di capolavori mai mostrati al pubblico, di vari periodi storici e di vari artisti. La mostra - fino al 5 giugno - è gratuita. A Recoaro Terme, invece, in provincia di Vicenza, va in scena La chiamata di marzo, un grande evento che con 70 carri allegorici e oltre mille figuranti racconta la tradizione del popolo cimbro. Previsti per tutto il weekend laboratori, visite, degustazioni; corteo con carri e figuranti domenica 28.
Info: Rovigo, sito dedicato; Recoaro Terme, sito dedicato.



3. A ROMA PER IL MACRO
Tra le tante mostre romane, questo weekend vogliamo segnalarvi quelle organizzate al Macro, il Museo di arte contemporanea di via Nizza. Ha inaugurato il 18 febbraio l'esposizione dedicata a Marisa e Mario Merz, due tra i più significativi protagonisti della storia dell’arte del Novecento: per la prima volta sono esposte anche le opere realizzate a quattro mani. E' in programma fino al 30 marzo, invece, la mostra-evento su Gillo Dorfles, il padre della cultura visiva italiana, una retrospettiva curata da Achille Bonito Oliva: oltre cento le opere esposte, tra cui alcuni inediti. 
Info: sito dedicato.



4. IN EMILIA ROMAGNA PER IL JAZZ
Inizia questo weekend Crossroads, il grande festival jazz che - per la sua diciassettesima edizione - si svilupperà dal 27 febbraio al 4 giugno con una cinquantina di concerti e circa 500 artisti coinvolti in tutta la regione Emilia Romagna. Tra i protagonisti, anche Paolo Fresu, Enrico Rava e Fabrizio Bosso che saranno tutti "artist in residence" e avranno l'occasione di farsi ascoltare in un'ampia varietà di progetti musicali. Si comincia sabato 27 proprio con Bosso a Casalgrande (Re), ma il programma è davvero ampio... e tutto da studiare.
Info: sito dedicato



5. A NUORO PER IL MAN
Continua la proposta sempre attenta del Museo Man di Nuoro, tra i fiori all'occhiello della cultura sarda. Questo weekend inaugurazione per la mostra Living Room, personale dell’artista francese Michel Blazy (fino al 10 aprile), avvio di un programma annuale dedicato alle trasformazioni del pensiero ecologico. Da più di venticinque anni Blazy opera utilizzando materiali organici, integrandoli con oggetti di consumo: il museo diventa quindi uno spazio vivo, dove assistere a germinazioni, crescite, decomposizioni...
Info: sito dedicato.



6. A GENOVA PER NUOVE MOSTRE
Weekend di inaugurazioni anche a Genova. A Palazzo Bianco apre "Alessandro Magnasco – Gli anni della maturità”, in arrivo dalla Galerie Canesso di Parigi: una mostra che si concentra su 23 dipinti eseguiti dal maestro anticonformista quando rientrò alla sua città natale - appunto Genova - per stabilirvisi definitivamente (fino al 5 giugno). A Palazzo Ducale, invece, ecco la grande mostra Genesi del fotografo Sebastiao Salgado: in mostra oltre duecento fotografie eccezionali di uno dei più grandi artisti dell'immagine degli ultimi cinquant'anni. Protagonista il nostro pianeta, una Terra da ammirare, da amare, da difendere (dal 27 febbraio al 26 giugno).
Info: Magnasco, sito Visit Genoa; Salgado, sito dedicato.



7. A PESARO PER ROSSINI
Il 20 febbraio - data che segna i duecento anni dalla prima rappresentazione de Il Barbiere di Siviglia (avvenuta il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma) - ha preso il via una 'dieci giorni' rossiniana che si conclude con il compleanno del Cigno (29 febbraio). In programma (anche nel weekend) per Figaro qua, Figaro là, concerti, incontri, cinema, conversazioni d'arte e musica, reading, degustazioni, laboratori e visite guidate ai luoghi di Rossini. Sabato da segnalare l'esibizione dal balcone di casa Rossini.
Info sul sito di Pesaro cultura.



8. A TORINO PER LE OLIMPIADI
Tre giorni di festa a Torino per celebrare i dieci anni dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Dal 26 al 28 febbraio molti gli eventi in programma per festeggiare e rivivere le atmosfere di quei giorni, quando Enrico Fabris e Giorgio Di Centa ci fecero sognare...
Info sul sito dedicato.



9. IN TOSCANA E IN EMILIA PER IL CARNEVALE
Il Carnevale è passato, ma c'è chi continua a festeggiare: è il caso di Viareggio, che ha in programma sfilate ancora per domenica 28 (e anche per quella successiva); e di Cento, in provincia di Ferrara, sempre domenica 28. 
Info sulla nostra news dedicata


10. AD AGRIGENTO PER I MANDORLI
Continua la 71a edizione della Sagra del mandorlo in fiore, ad Agrigento. Il programma - che dura fino al 13 marzo - questo weekend prevede laboratori del gusto e, la domenica, un festival bandistico. Sabato 27 laboratori didattici sulla mandorla nella Valle dei Templi. L'occasione per visitare la magnifica area archeologica e il giardino della Kolymbetra. 
Info: sito dedicato.

25 Febbraio 2016

Che cosa fare il weekend del 5-6 marzo in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Musei e mostre, ma anche piante guerriere, foto giapponesi e cucina d'autore
Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. IN TUTTA ITALIA PER CULTURA GRATUITA
Prima domenica del mese: ecco che ritorna l'apertura gratuita di tutti i musei statali e le aree archeologiche del Paese. A cui si aggiunge, questa domenica, un'altra interessantissima proposta: l'Educational Day promosso da Amaci, l'Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Domenica 6, infatti, i musei Amaci (una trentina) aprono le loro porte per una giornata di attività gratuite a cura dei dipartimenti educativi dei musei associati, dedicata ad avvicinare, conoscere e dialogare con il pubblico dell’arte contemporanea. Si va dal castello di Rivoli, in Piemonte, alla Galleria di Ca' Pesaro, a Venezia; dal Maga di Gallarate al Man di Nuoro al Maxxi di Roma al Mart di Rovereto. C'è l'imbarazzo della scelta!
Info: Domenica al museo, sito dedicato; Amaci, sito dedicato.



2. IN ABRUZZO E MOLISE PER LA MOBILITA' DOLCE
Parte la Giornata delle Ferrovie non dimenticate, che quest'anno si trasforma in un mese (6 marzo - 6 aprile) ricco di eventi in tutta Italia. Tema: valorizzare i binari delle ferrovie minori, che in tutta Italia sono una ricchezza imprescindibile per i territori e anche per il turismo. Quest'anno la IX Giornata si apre domenica 6 marzo con un viaggio in treno sulla linea Sulmona-Carpinone-Isernia, organizzato dalla Fondazione Fs e dall'Associazione LeRotaie Molise, e Prosegue con una serie di iniziative articolate durante l'intero mese, tra le quali un importante convegno a tema che si terrà a Roma giovedì 10 marzo dal titolo "Sul binario giusto: esperienze e regole per promuovere la mobilità dolce nel paesaggio italiano".
Info: sito dedicato



3. A PORDENONE PER FOTO E LIBRI
Senza Confini è la nuova retrospettiva di Steve McCurry dedicata alla città di Pordenone e inaugurata lo scorso wekkend. Alla Galleria Bertoia si viaggia attraverso i 40 anni di fotografia del grande artista, ripercorrendo molti dei suoi momenti fondamentali. C'è anche una sezione inedita che costituisce un corpo a sé, dedicata a Cuba: l'isola caraibica è tema del progetto più recente di McCurry, presentato a Pordenone in una prima assoluta. Sempre nella città friulana, parte il 5 e dura fino al 12 Dedica festival, una rassegna tra libri, teatro, cinema e musica che ruota ogni anno attorno a un autore della letteratura mondiale. Quest'anno il protagonista è lo scrittore algerino Yasmina Khadra
Info: McCurry, sito dedicato; Dedica, sito dedicato.  



4. A VARESE PER LE PIANTE
Se siete amanti della botanica passate da Varese: fino all'8 maggio nei Musei Civici di Villa Mirabello - ristrutturata di recente - c'è un'interessantissima mostra, dal titolo "Piante guerriere". Vegetali che si credono animali, altri che sembrano sassi, altri ancora che si muovono, per non parlare degli insetti che fanno finta di essere fiori: nelle sale della villa sono esposti piante e animali veri davvero curiosi, che non mancheranno di incuriosire i più grandi come i più piccoli. 
Info: sito di Varese cultura.



5. A PARMA PER IL GIAPPONE
Dal 5 marzo al 5 giugno, il Palazzo del Governatore di Parma ospita la mostra Giappone segreto: si tratta di un percorso espositivo che presenta 140 fotografie ottocentesche originali messe in relazione ad alcuni esempi di arte decorativa giapponese, tra cui un’armatura da samurai del XVIII secolo, maschere del teatro classico nō e splendidi kimono, oltre a otto preziosi album-souvenir con le copertine in lacca giapponese e molti altri oggetti.
Info sul sito dedicato. Maggiori informazioni sul 150° anniversario dei rapporti tra Giappone e Italia nella nostra news dedicata.



6. IN ALTO ADIGE PER GASTRONOMIA SULLA NEVE
Torna uno degli eventi gastronomici più golosi e apprezzati del Renon, l’altipiano sopra Bolzano che vanta anche un bel comprensorio sciistico. Sulle piste del Corno del Renon sabato  5 marzo andrà in scena l’evento gastronomico “Rittner Pistnkuchl”: per l’occasione sei tra i migliori chef del Renon cucineranno altrettante delizie tipiche, rigorosamente all’aperto. Chi assaggerà tutti e sei i piatti proposti riceverà anche una sorpresa!
Info sul sito dedicato

7. NELLE MARCHE E IN UMBRIA PER I FESTIVAL
Segnaliamo due festival interessanti nella regione Marche. Dal 5 al 7 marzo, la città di Fermo accoglie la tre giorni dedicata al gusto in tutte le sue declinazioni: Tipicità 2016è pronta con degustazioni, eventi e anche un padiglione dedicato al fenomeno della birra. Incontri, presentazioni di libri, testimonianze per affermare i valori della legalità e della lotta alla mafia sono invece protagonisti dal 4 al 6 marzo a Foligno, dove si terrà si terrà il Festival della legalità organizzato da Libera.
Info: Tipicità, sito dedicato; Festival della legalità, sito Libera.

 
8. IN VALLE D'AOSTA PER LE FOTO DI NATURA
Al Forte di Bard, all'ingresso della Valle d'Aosta, sono esposte fino a giugno le eccezionali fotografie premiate dal Wildlife Photographer of the Year, il maggior concorso mondiale di fotografia naturalistica. Un'occasione per scoprire capolavori dell'immagine - che piaceranno anche ai bambini - e poi anche il forte, vero e proprio baluardo a difesa della valle.
Info sulla nostra news dedicata.



9. A NAPOLI PER I LEGUMI
Se avete intenzione di fare un giro a Napoli questo weekend, passate da piazza Dante: dal 4 al 6 marzo torna Leguminosa, appuntamento che vede protagonisti decine di piccoli produttori agricoli. La mostra/mercato ideata e realizzata da Slow Food Campania, si propone come “volano” di sviluppo per un ambito al quale attualmente il mercato è ancora scarsamente interessato. I legumi sono ingiustamente sottovalutati: rivestono invece un ruolo fondamentale nella nostra alimentazione!“
Info sul sito dedicato



10. IN TOSCANA PER LE CAMELIE
Sant'Andrea e Pieve di Compito, nella Lucchesia, Comune di Capannori, sono due tranquilli borghi medievali che diventano a marzo meta ambita per tanti appassionati di florovivaismo: nei tre weekend 5-6, 12-13 e 19-20 marzo va in scena infatti la XXVII mostra Antiche camelie della Lucchesia. Eccezionali le fioriture di camelie sparse nei parchi delle ville del territorio, tra cui il Camelieto a Pieve di Compito, che comprende migliaia di piante.
Info sul sito dedicato



 
2 Marzo 2016

Quali sono i borghi fortificati più belli d'Italia?

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Luca Sartori
 
 
Non c’è Stato al mondo che possa vantare un patrimonio storico e culturale più grande dell’Italia. Dalle grandi città d’arte a una moltitudine di piccoli borghi, la penisola è uno sterminato mosaico di luoghi che custodiscono storie millenarie, tradizioni, antiche leggende e un’immensa raccolta di tesori architettonici e culturali.
 
Tra questi ci sono luoghi che sono riusciti a mantenere o a riproporre l’atmosfera di un tempo, conservando intatte o quasi l’antica struttura urbanistica e quelle che erano le storiche mura. Borghi fortificati, dunque, cinti da possenti bastioni, dove il medioevo sembra essere giunto fino ai nostri giorni: ne abbiamo scelti dodici, anche se sappiamo che l'elenco è lontano dall'essere completo. Molti sono stati insigniti del riconoscimento Touring di Bandiera arancione, che premia la qualità turistico e ambientale dei piccoli borghi dell'entroterra. Se conoceste altri borghi fortificati degni di visita, lasciate i vostri commenti sotto la notizia!
 
1. CANDELO, L’ANTICO RICETTO ALL’OMBRA DELLE ALPI
Possenti mura merlate, per un perimetro di quasi cinquecento metri, e quattro grandi torri cilindriche regalano al borgo medioevale di Candelo un’atmosfera d’altri tempi. Situato tra Biella e la Riserva Naturale Orientata delle Baragge, in Piemonte, fu eretto come fortificazione collettiva per volere dei popolani tra il XIII ed il XIV secolo. Adibito a magazzini e a deposito di prodotti agricoli, oppure, in caso di pericolo, a ricovero per il popolo, il borgo consente di rivivere, ancora oggi, l’atmosfera d’un tempo.
 
Svariate manifestazioni permettono di visitare il ricetto in differenti periodi dell’anno e in suggestivi e interessanti contesti, e di apprezzarne l’ottima conservazione, magari percorrendone il cammino di ronda, lasciandosi rapire dai vicoli in ciottolato, chiamate rue, o curiosando negli svariati edifici visitabili. Principale edificio del nucleo medioevale è il Palazzo del Principe, voluto da Sebastiano Ferrero nel 1496, quando divenne feudatario di Candelo.

Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.

 
2. SABBIONETA, LA PICCOLA ATENE DELLA PIANURA PADANA
A due passi dal Po, nel cuore della pianura padana, Sabbionetaè uno dei borghi gioiello della Lombardia. Una cinta muraria cinquecentesca di forma esagonale divide l’abitato dalle campagne e fa da cornice a questo bel borgo del Mantovano che, nella seconda metà del Cinquecento, visse la sua grande metamorfosi voluta da Vespasiano Gonzaga: il principe ne promosse la ricostruzione secondo gli ideali architettonici classici, facendone un importante centro tardorinascimentale, tanto da far meritare a Sabbioneta l'appellativo di “Piccola Atene”.
 
Molti i monumenti da visitare. E’ il Palazzo Ducale a dominare il centro dell’abitato. Iniziato nel 1568, presenta un imponente loggiato in facciata e custodisce un interno riccamente decorato da affreschi manieristici e soffitti lignei intarsiati. Residenza privata di Vespasiano era il Palazzo del Giardino nel quale è apprezzabile il contrasto tra la severità dell’esterno con la ricchezza ed i decori delle sale interne ricche di stucchi e affreschi. Dalla residenza del principe si può direttamente accedere alla Galleria degli Antichi, che richiama la struttura ad arcate sovrapposte degli acquedotti romani. Da non perdere il Teatro Olimpico dello Scamozzi, risalente al 1590, arricchito da affreschi di scuola veneta.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


 
3. GLORENZA, MEDIOEVO DEL NORD
Situata all’estremo nord dell'Italia, Glorenza (Bz)è l’unica città fortezza rimasta quasi completamente intatta del Trentino-Alto Adige. Al centro dell’alta Val Venosta, a pochi chilometri dal confine svizzero, e bagnata dall’Adige, fu, in epoca romana, importante crocevia commerciale verso la Svizzera, assumendo, nella prima metà del Trecento, un importante ruolo commerciale detenendo il monopolio del commercio del sale proveniente da Hall in Tirolo.
 
Le sue belle vie porticate conservano una particolare atmosfera. La cerchia delle mura imperiali, risalente al 1555, lungo la quale sorgono sette torri rotonde e vi sono tre porte sormontate da altrettante torri quadrate, racchiude il piccolo borgo immerso in uno scenario montano di grande suggestione.  La quattrocentesca parrocchiale di San Pancrazio, affiancata dal campanile del XIV secolo, decorato con un affresco raffigurante il Giudizio Universale, sorge al di fuori della cinta muraria.

 
4. SOAVE, VITIGNI ALL’OMBRA DELLE MURA MERLATE.
Dominato dal bellissimo castello, Soave è uno dei borghi più suggestivi del Veneto ed è situato ad una ventina di chilometri da Verona. Fu pagus romano e poi luogo fortificato in epoca medioevale. Furono gli Scaligeri, nel XIV secolo, a dotarlo di un giro di mura con ben ventiquattro torri e un castello, fra i più belli della regione, con sale affrescate e cimeli, che ancora oggi ne caratterizza fortemente l’abitato.
 
Il borgo è ricco di edifici storici tra cui il Palazzo di Giustizia, eretto dai Veneziani, con un bel portico, il Palazzo Scaligero, risalente al XIV secolo, il quattrocentesco Palazzo Cavalli in stile gotico-veneziano ed il rinascimentale Palazzo Pieropan. Da vedere i pregevoli dipinti del XVI secolo di Farinati, Morone e Orellano da Ravenna, custoditi nella parrocchiale di S. Lorenzo. A Soave non si può non assaggiare un buon bicchiere del suo omonimo vino bianco, prodotto con le uve dei vigneti che fanno da cornice a questo suggestivo borgo.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


5. CITTADELLA, LE ALTE MURA A DIFESA DELLE TERRE PADOVANE
Le radici di Cittadella (Pd) giungono fino al 1220 quando fu fondata per difendere il territorio padovano contro la trevigiana Castelfranco. Imponente la sua cinta muraria dalla forma ellittica, che si eleva ad un’altezza media di quattordici metri (è stata rifatta nel tempo, ma è sempre suggestiva), le trentadue torri e le quattro porte a tripla arcata. Cinta muraria che si sviluppa per una circonferenza di quasi un chilometro e mezzo e uno spessore medio di oltre due metri. A farvi da cornice un fossato alimentato da acque sorgive che rende ancor più suggestiva la vista delle mura dall’esterno della cittadina.
 
Nel cuore dell’abitato si eleva la neoclassica parrocchiale, costruita su disegno di Ottavio Scamozzi, che custodisce, tra gli altri, dipinti di Jacopo da Bassano e di Palma il Giovane. Da vedere anche la Pinacoteca del Duomo che presenta dipinti del periodo compreso tra il XVI ed il XVIII secolo. Per saperne di più sulla storia antica della zona è poi da vedere il Museo Civico, dove sono esposti i reperti archeologici che ne documentano gli antichi insediamenti romani.

 
6. MONTAGNANA, TERRA DI STRAORDINARI BASTIONI E PROSCIUTTO
Altra perla del padovano, Montagnana è una delle più straordinarie città murate d’Italia. Con ventiquattro torri e quattro porte la sua cinta muraria (in gran parte originale) fu fatta costruire da Francesco Il Vecchio da Carrara tra il 1360 ed il 1362. Alla Porta Padova è unito il Castello di S. Zeno, imponente costruzione con torri angolari, dal mastio e da un edificio di stile veneziano nel quale si trova il Museo Civico “Giacomelli”, nel quale sono conservati i reperti provenienti dalla necropoli romana della “Gens Vassidia”, poco lontano dal centro storico.
 
Una vasta piazza caratterizza il centro del paese sulla quale si affaccia il Duomo dalla facciata in cotto con il portale a forma di arco di trionfo. Al suo interno sono conservati una “Trasfigurazione” del Veronese, svariati dipinti risalenti al periodo compreso tra il XVI ed il XVIII secolo e pregevoli sculture settecentesche. Sempre sulla piazza centrale si affaccia il quattrocentesco Palazzo del Monte di Pietà. Nei pressi di quest’ultimo si trova anche il Palazzo del Municipio. A Montagnana va assolutamente assaggiato il buon prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, prodotto locale celebrato nel borgo nel mese di maggio.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


 
7. VENZONE, IL BORGO MEDIOEVALE SUL TAGLIAMENTO
Venzone sorge alla confluenza di due importanti valli, quella del Tagliamento e quella del Canal di Ferro, nell’estremo lembo orientale d’Italia, in provincia di Udine. Situato ai margini del Parco Naturale delle Prealpi Giulie, tra boschi e montagne ricche di fauna selvatica, incanta per il suo fascino medievale, per le sue mura e per i suoi apprezzabili monumenti storici.
 
Cuore religioso del borgo è il Duomo di Sant’Andrea Apostolo, eretto su una preesistente chiesa trecentesca. Curiose le Mummie di Venzone, popolari già nei secoli passati e visitate da Napoleone nel 1807, custodite nell’antica Cappella San Michele. Da vedere anche il Municipio, apprezzabile esempio di palazzo gotico-veneziano. Il borgo e le zone limitrofe sono state teatro di importanti scene di famose produzioni cinematografiche tra cui “La Grande Guerra” di Mario Monicelli e “Addio alle armi” di John Huston e Charles Vidor.

 
8. VIGOLENO, IL PICCOLO GIOIELLO DELLE TERRE PIACENTINE
E’ un minuscolo borgo tra le colline piacentine, situato a 350 metri d’altezza, sul crinale tra la valle dello Stirone e quella dell’Ongina, e appartiene al comune di Vernasca. Di forma ellissoidale, è chiuso all’interno di imponenti e ben conservate mura merlate, percorse da un camminamento che consente di godere di uno straordinario colpo d’occhio sulle colline circostanti.
 
E’ la Rocca a caratterizzare particolarmente il piccolo borgo, nel quale sono da vedere anche la trecentesca parrocchiale di San Paolo, dal bel portale gotico, nella quale è conservato un crocifisso ligneo di scuola riminese, una Madonna con Bambino e angelo di Bernardino Dolci, risalente al XV secolo, la pala della Madonna della Misericordia di Luzio Dolci, del XVI secolo. Da vedere anche la piccola chiesa dell’Ospedale che custodisce un bel ciclo d’affreschi quattrocentesco di Bernardino Dolci e un crocifisso ligneo.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


 
9. GRADARA, IL BORGO CON VISTA SULL’ADRIATICO
Dal poggio sul quale sorge si vede il mare. E’ il litorale romagnolo del sud a farsi ammirare da Gradara. Dalle spiagge di Riccione e Cattolica si scorge la rocca che domina il borgo fortificato, immerso in un bellissimo paesaggio collinare. A 142 metri sul livello del mare è uno straordinario esempio di architettura medievale. Strettamente legata agli eventi del castello, la storia del borgo, raccolto tra le mura e addossato al castello, è situato in fortunata posizione tra mare e colline, crocevia di traffici e genti.
 
Teatro degli scontri tra lo Stato Pontificio e le Casate romagnole e marchigiane, il borgo di Gradara è raccolto all’interno di una doppia cinta di mura caratterizzate da quattordici torri e da una porta fortificata con gli stemmi degli Sforza, dei Della Rovere e dei Farnese. Suggestivo l’intreccio di vicoli dove si succedono botteghe e locali. Da vedere il museo storico, collezione di documenti storici e oggetti antichi, e le grotte medievali, intreccio di cunicoli del sottosuolo. Elemento caratterizzante è la rocca, eretta dalla famiglia Griffo nella seconda metà del XII secolo. Da assaggiare il piatto tipico del borgo, il bigol, gli spaghettoni fatti a mano dalle massaie del paese e conditi con sugo di funghi porcini locali o con sugo di carne alla marchigiana.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


 
10. MONTERIGGIONI, LA CITTA’ FORTEZZA NELLE TERRE SENESI
Nel cuore delle terre senesi, Monteriggioni è uno dei centri più caratteristici della Toscana. Domina da un poggio le colline e le campagne limitrofe, troneggiando con le sue mastodontiche mura. Tipico esempio di borgo fortificato, è racchiuso nella cerchia muraria di forma ellittica, dal perimetro di oltre cinquecento metri e dallo spessore di due. Le torri della cinta si elevano al di sopra delle mura di oltre sei metri.
 
E’ piazza Roma il cuore del borgo, dalle spiccate caratteristiche tipiche dei borghi della Toscana. Percorrendo i vicoli, tra negozietti e locali, si respira la campagna toscana che fa da cornice al paese fortificato. Centro religioso del borgo è la Pieve di S. Maria Assunta, costruita nel 1219 e a unica navata che termina con un abside quadrata con volte a crociera, in stile gotico, con all’interno il coro ligneo del XVI secolo. La facciata policroma è costituita da calci di travertino e pietra serena.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


 
11. ANGHIARI, TEATRO DELLA BATTAGLIA TRA FIORENTINI E MILANESI
Teatro della storica battaglia del giugno del 1440 tra le truppe fiorentine e papali e l’esercito milanese di Filippo Maria Visconti, che cercava di espandersi oltre l’Arno, Anghiariè un bellissimo borgo che domina la valle del Tevere. E’ straordinaria l’atmosfera che riesce a trasmettere questo borgo trasudante medioevo, angolo di Toscana inviolabile protetto dalle possenti mura duecentesche, alleata della civiltà fiorentina fin da quel 1440 che vide i Visconti soccombere.
 
Antico punto d’incontro tra civiltà diverse, Anghiari è un piccolo gioiello d’arte e cultura. Il Palazzo Pretorio, sede del municipio, Palazzo Marzocco, la chiesa di Santo Stefano, tra i più antichi edifici altomedioevali toscani e la chiesa della Croce sono solo alcuni dei tanti edifici storici di questo borgo museo situato nelle terre dell’aretino. Terra d’agricoltura e turismo, Anghiari fu tra il XVI ed il XIX secolo uno dei centri della produzione d’armi da fuoco. Oggi è centro artigianale, dov’è diffusa, tra le altre, l’attività di restauro del mobile antico, la tessitura ed il ricamo. 
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.


 
12. SPELLO, TESORO MEDIOEVALE DELL’UMBRIA
Spello sorge alle pendici del monte Subasio, tra Assisi e Foligno, in Umbria. Terra di viti, cereali e olivi, fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Caratterizzata da una delle cinte murarie meglio conservate d’Italia, propone svariati tesori architettonici tra cui la Porta Consolare, l’ingresso principale della città romana, realizzata in calcare del Subasio, con torre medievale e statue marmoree, la porta romana dell’Arce o dei Cappuccini, ingresso settentrionale del borgo.
 
Da vedere la chiesa di Santa Maria Maggiore, nota anche come la Collegiata, divisa in due parti, il Palazzo Priorale e il Palazzo dei Canonici, sede della Pinacoteca Civica. L’interno della Collegiata presenta un soffitto costituito da una volta a crociera e un apprezzabile pavimento di maioliche di Deruta. Imperdibile la Cappella Baglioni, affrescata dal Pintoricchio. Di grande suggestione l’intreccio di vicoli del borgo, costellato da svariati angoli pittoreschi che riportano agli antichi fasti medievali.
 
Maggiori info nella scheda del borgo sul sito di Bandiere arancioni.

 
9 Marzo 2016

Che cosa fare il weekend del 19-20 marzo in tutta Italia

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Stefano Brambilla
Musei e mostre, ma anche festival, fiori e passeggiate
Non sapete come passare il prossimo weekend? Vi diamo dieci (e più) consigli per appuntamenti interessanti, mostre, incontri e visite per tutta la famiglia. Molti altri li potete trovare nella nostra sezione eventi.

1. A MILANO PER VIAGGI NORDICI E SOSTENIBILI
Due appuntamenti importanti questo weekend a Milano. A Fieramilanocitydal 18 al 20 marzo va in scena Fa' la cosa giusta 2016, la Fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo: ad animarla, 770 espositori, 9 sezioni tematiche e 8 aree speciali, tra cui un nuovo spazio dedicato al Turismo e ai percorsi a piedi e un focus sull'Economia circolare. Domenica alle 16 appuntamento con Caterpillar e Paola Gianotti per il racconto di Bike the Nobel, sarà presente anche il direttore Sviluppo e Marketing Tci Arianna Fabri. Sempre domenica alle 11.30 presentazione del libro Tci La via di Francesco con l'autore Fabrizio Ardito, a cura di Regione Umbria. Infine, sabato alle 15 si parla dei Cammini del Lazio e degli itinerari religiosi nella regione, a cura di Touring e di Regione Lazio. 
Sotto il segno della sostenibilità anche Be Nordic, appuntamento ormai consolidato alla scoperta del lifestyle nordico: dal 18 al 20 marzo Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia propongono all'UniCredit Pavilion di piazza Gae Aulenti una tre giorni di eventi, workshop ed esperienze nordiche, con spunti e consigli di viaggio proposti dai numerosi professionisti del turismo che prenderanno parte all’evento. Particolare attenzione sarà inoltre rivolta al pubblico dei bambini, con un ricco calendario di eventi dedicati e laboratori tematici.
Info: Fa' la cosa giusta, sito dedicato; Be Nordic, sito dedicato.



2. SULL'APPENNINO TOSCANO PER CAMMINARE
A Corfino (Lu), in Garfagnana, nel Parco nazionale dell'Appennino toscano, si rinnova la Festa del Camminare. La terza edizione è in programma da venerdì 18 a lunedì 28 marzo, con quasi trenta ospiti che propongono 46 eventi legati al cammino, al cibo sano e alle buone relazioni. Walk, Eat, Love le tre chiavi di svolgimento della festa: passeggiate, trekking, degustazioni, concerti, spettacoli; e quasi tutte le attività sono gratuite.
Info: sito dedicato.  



3. IN SVIZZERA PER LE CAMELIE
Poco lontano dal confine italiano, Locarno si appresta a fiorire questo weekkend. Punto di riferimento fra le manifestazioni primaverili nazionali e internazionali, Camelie Locarno si terrà infatti dal 16 al 20 marzo nella suggestiva sede del Castello visconteo e in contemporanea al Parco delle Camelie della città lacustre. Novità di quest’anno, il parco accoglierà anche delle installazioni floreali, mentre il padiglione che sorge accanto al laghetto artificiale ospiterà una video performance ispirata alle camelie. 
info: sito di Ascona-Locarno.



4. IN FRIULI TRA CASTELLI E POESIE
Situati nella zona delle risorgive della verde pianura friulana a due passi dalla costa adriatica, tra Aquileia e Palmanova, i castelli di Strassoldo di Sopra e di Sotto si trovano in un ambiente naturale di grande suggestione e sono tuttora abitati dalla stessa famiglia che li fece edificare più di mille anni fa. Perché non visitarli questo weekend, quando sono aperti nell'ambito dell'iniziativa “In Primavera: Fiori, Acque e Castelli”? Da scoprire anche i meravigliosi giardini. 
Contemporaneamente, a Trieste arrivano una cinquantina di giovani poeti provenienti da ogni parte del mondo, dall'Europa all'Africa, dalle Americhe all'Asia, per partecipare alla Festa della Letteratura e della Poesia: una settimana d'incontri letterari, dal 15 al 20 marzo, che culmina domenica 20 con la premiazione del XII Concorso Internazionale di Poesia e Teatro Castello di Duino. L'occasione giusta per visitare la città e i suoi bellissimi dintorni.
Info: castelli, sito dedicato; poesia, sito dedicato



5. IN EMILIA ROMAGNA PER FAMIGLIE E ARTE
Children's tour
è il salone delle vacanze rivolto alle famiglie con ragazzini fino a 14 anni: per loro, dal 18 al 20 marzo Modenafiere propone oltre 200 espositori provenienti da tutta Italia specializzati nell'organizzare vacanze per famiglie, itinerari, soggiorni in fattorie didattiche, nei campeggi, in parchi avventura eccetera. Previste varie attività di intrattenimento. Chi volesse abbinare alla visita in fiera a qualcosa di più culturale, ricordiamo la mostra sul Giappone a Parma e quella su Gino Severini alla Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Pr), che apre proprio il 19 marzo: una grande monografica per celebrare l'allievo di Giacomo Balla nel cinquantenario della morte. 
Info: Modena, sito dedicato; Severini, sito fondazione.



6. IN TUTTA ITALIA PER SAN GIUSEPPE
San Giuseppe
, si sa, è uno dei santi più amati d'Italia: in suo onore questo weekend sono moltissime le fiere, le sagre, le manifestazioni. Tanto per fare qualche esempio: dura fino al 20 marzo la 70° Mostra regionale di San Giuseppe a Casale Monferrato (Al); dura dal 18 al 20 marzo la Fiera di San Giuseppe a La Spezia; a Cosenza la fiera di San Giuseppe va in scena dal 12 al 20 marzo, giorni in cui viene data accoglienza a centinaia di migranti che lavorano nel commercio ambulante, offrendo loro posti letto, pasti caldi e cure mediche gratuite. A Scandiano (Re) ha inaugurato la fiera di San Giuseppe il ministro Delrio, che ha tagliato il nastro della "Mostra agricola, commerciale, industriale e artigianale". Fiera anche a Benevento, a Vernio (Fi) dove è dedicata al bestiame, a Gandino (Bg)...



7. IN PUGLIA PER LA DOMENICA DELLE PALME
Domenica 20 è la cosiddetta Domenica delle Palme e in molte città d'Italia sono numerosi i riti che ricordano l'entrata di Gesù in Gerusalemme. Ma c'è già Pasqua nell'aria, specialmente in Puglia, dove si celebrano alcuni tra i riti più sentiti d'Italia: il calendario prevede per esempio sabato 19 tre messe in scena della Passione vivente (a Bisceglie, a Grottaglie e a Ginosa), mentre domenica 20 è prevista la Processione della Croce a Francavilla Fontana e un'altra Passione vivente a Troia, borgo insignito della Bandiera arancione del Touring Club Italiano. 
Info: sito dedicato alla Settimana Santa in Puglia; nostra news dedicata ai riti pasquali più belli



8. A TORINO PER MOSTRE E FESTIVAL
Per il secondo weekend consecutivo, il Lingotto Fiere di Torino accoglie il Festival dell'Oriente, un mix di corsi, lezioni, dimostrazioni, spettacoli e mostre interamente dedicato a culture, popoli e tradizioni orientali. A Palazzo Madama, invece, ha aperto il weekend scorso una nuova mostra, "Da Poussin agli impressionisti", che con oltre ottanta dipinti dal Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo illustra la storia dell’arte francese e la sua fortuna in Russia. 
Info: Oriente, sito dedicato; mostra, nostra scheda evento



9. A ROMA PER MOSTRE E VISITE
Chi rimane a Roma ha moltissime frecce al suo arco. Le mostre da vedere in questo periodo, innanzitutto, sono davvero belle e numerose: le abbiamo radunate in una notizia ad hoc, dedicata appunto alle mostre da non perdere in questo periodo, dal lego a Toulouse-Lautrec, da Dorfles ai coniugi Merz. E poi ci sono le visite guidate del nostro Punto Touring: per questo weekend si va sabato 19 sulle tracce di Giulio Cesare e all'Orto-Giardino di S. Croce in Gerusalemme, domenica 20 a Ostia antica, all'auditorium di Mecenate, al museo Barracco. Di che sbizzarrirsi!
Info: schede di tutti gli eventi questo weekend nella nostra sezione ad hoc; notizia sulle mostre da non perdere a Roma



10. IN VENETO PER MOSTRE E CONVEGNI
Interessanti appuntamenti in provincia di Padova. Dal 18 al 20 marzo è in programma la seconda edizione di MontagnanaFestival con il titolo “Cibo e territorio. Percorso tra agricoltura, arte ed economia”: obiettivo è quello di stimolare la relazione fra cibo, ospitalità, turismo, cultura, salute e sostenibilità. L'occasione per visitare il borgo Bandiera arancione, tra i più belli del Nord Italia, circondato da una splendida cinta muraria. Si può poi proseguire per Este, dove ha appena inaugurato la mostra "Meraviglie dello Stato di Chu", allestita in due sezioni complementari nei musei nazionali di Este e di Adria, e con una "finestra" al Museo d'Arte Orientale di Venezia: l'esposizione porta per la prima volta in Europa le testimonianze, davvero magnifiche, di una delle principali civiltà dell’Antico Regno: lo Stato di Chu. Segnaliamo infine che chiude a Pasqua la bella mostra su Fattori a Palazzo Zabarella a Padova.
Info: Montagnana, sito dedicato; Este, sito dedicato; Padova, sito dedicato



 
15 Marzo 2016

Idea weekend: che cosa fare a Sassari e Alghero

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Luca Sartori
La fonte di Rosello, un bicchiere di Cannonau, le Grotte di Nettuno e il meraviglioso corallo
 

E’ dal cielo e dal mare che si giunge in quest’angolo di Mediterraneo. E la prima immagine che si scorge dal cielo è segnata dal colore blu del mare di Sardegna, tra i più belli del mondo. Mentre quella che invece si apprezza dal mare è di una terra dalla natura straordinaria e dalla storia millenaria. Storia segnata dalle dominazioni di aragonesi e spagnoli ma anche e soprattutto arricchita dalla presenza della dinastia sabauda, che da queste parti ha lasciato un segno profondo.
Capitali dell’estrema punta nord occidentale della Sardegna sono Sassari, il secondo centro della regione, nell’entroterra, e Alghero, prestigiosa meta marinara.
 
VENERDI' SERA A SASSARI
Per raggiungere Sassari ci si deve lasciare alle spalle il mare. Che si giunga da nord o da ovest, sono le campagne ad accompagnarci alla volta della città che sorge su un esteso altopiano che scende, dolcemente, verso il Golfo dell’Asinara. E’ la Sassari antica, dal particolare fascino retrò, la meta della prima serata. 
Per il primo pasto sassarese ideale è una buona pasta con ricotta, nella quale il formaggio viene fatto sciogliere con un po' dell'acqua di cottura, che, dopo aver fatto scolare la pasta, viene unito ad essa diventando una sorta di salsina cremosa.
 
SABATO A SASSARI
Non può che partire dalla fontana di Rosello, situata al margine settentrionale del centro storico, la visita alla città. Identificata come simbolo di Sassari e monumento unico in tutta la regione, sorge nella valle del Rosello ed è uno dei gioielli architettonici sassaresi. Allegoricamente riassume il fluire del tempo, simboleggiato da dodici bocche alle quali si aggiungono quattro statue raffiguranti le stagioni. Dalle forme tardo-rinascimentali, era meta, alla fine del XIX secolo, degli acquaioli che qui vi riempivano i barili d’acqua che caricavano sugli asini per poi distribuirla alle case della zona. A due passi dalla fonte, ai margini della città vecchia, c’è la chiesa della Santissima Trinità.


 
Da qui si approda al centro storico che presenta svariati edifici d’interesse tra cui il Palazzo Ducale, sede del municipio, Palazzo d’Usini, affacciato su piazza Tola, bella espressione della Sassari del XVI secolo, e poi le piazze, le piazzette ed i vicoli. Cuore religioso della città è sicuramente la Cattedrale barocca di San Nicola, affacciata su piazza del Duomo.

Dominata dall’alto campanile ornato da archetti pensili, monofore e bifore, la cattedrale presenta una cupola semisferica e un bel prospetto principale che presenta apprezzabili decorazioni. L’interno, nel suo braccio sinistro, custodisce il gruppo scultoreo del Mausoleo di Placido Benedetto di Savoia, conte di Moriana, opera marmorea in stile neoclassico di Felice Festa.
 
Pranzo con un saporito asinello con patate al forno da accompagnare con il più celebre dei vini sardi, il corposo Cannonau, dalle origini iberiche, pare importato dagli spagnoli durante la loro dominazione dell’isola.
 
Pomeriggio da dedicare dapprima allo shopping nel cuore della città. Si può partire da Piazza Castello per proseguire in via Luzzati e Largo Cavallotti, soffermandosi poi nella caratteristica piazza Azuni. Poi un giro in corso Vittorio Emanuele, quella che un tempo era l’importante via degli scambi commerciali, che si intreccia con gli stretti vicoli ricchi di botteghe artigiane, dove acquistare una buona bottiglia di Cannonau, una di mirto, un buon pezzo di pecorino e qualche prelibatezza locale.

Poi visita al Museo Nazionale “G.A. Sanna”, principale struttura museale della Sardegna settentrionale. La Pinacoteca con, tra i dipinti di maggior pregio, la Madonna con Bambino di Bartolomeo Vivarini, due Crocifissioni di autore sardo e il San Sebastiano del Maestro di Ozieri, e le sale della Sezione Archeologica, con, tra le altre, le zone Fenicio-Punica e Romana.
Cena con assaggio di melanzane alla sassarese per proseguire con la pasta fresca, i gnocchetti alla gallurese. Imperdibile il dolce tipico locale, le seadas, preparato con semola, strutto, formaggio fresco acido, miele, e fritto in olio, da accompagnare con un buon Moscato di Sardegna. Passeggiata serale nel cuore della Sassari antica per godersi le prime ore della notte sarda.

 
DOMENICA AD ALGHERO
E’ il mare la meta del secondo giorno in terra di Sardegna. Lasciata Sassari sono le campagne ad accompagnarci nel cuore di una delle capitali marinare della regione, Alghero. 
 
Conosciuta anche come la piccola Barcellona, della quale ha conservato la lingua catalana, parlata da parte degli abitanti nella variante algherese, è il cuore della Riviera del Corallo, che prende il nome dal prezioso e pregiato corallo rosso che si trova nelle sue acque. Spiagge con sabbia fine e scogliere ne caratterizzano lo splendido litorale dove il blu del mare incanta chi si lasci trasportare dai suoi panorami.


 
Alghero è però non solo mare e paesaggi naturali di rara bellezza ma anche la sua città vecchia, alla quale si approda varcando la Torre di Porta Terra, antico accesso alla città. La Cattedrale di Santa Maria, dall’interessante ingresso posteriore, con le belle decorazioni in stile gotico fiorito del portale, la chiesa di San Francesco, con il bel chiostro di San Michele, ed i bei palazzi che si affacciano su Piazza Civica sono i tanti edifici storici della sua parte antica, suggestivo reticolo di strade. Da non perdere, nelle tante botteghe, atelier e boutique sparse nei suoi vicoli, dove acquistare goloserie regionali e gioielli di corallo. E poi, una passeggiata lungo i bastioni sul mare


 
Pranzo con la capunara, piatto proveniente dai ricettari pastorali, gallette spruzzate con acqua e aceto sulle quali sono riposti crostacei, acciughe, uova sode e frutti di mare. Poi, per proseguire, un piatto di spaghetti ai ricci di mare, il tutto da accompagnare con un vino locale magari un Alghero bianco frizzante.
 
Pomeriggio alle meravigliose Grotte di Nettuno. Partenza dal porto turistico della città con il battello alla volta del suggestivo promontorio di Capo Caccia. E’ uno scenario fiabesco quello che propongono le grotte sotterranee, meraviglie geologiche dallo straordinario impatto scenografico. Dalle trasparenti acque del Lago Lamarmora si passa all’Acquasantiera, la monumentale stalagmite di oltre due metri d’altezza, alla Sala delle Rovine e la maestosa e suggestiva Reggia dagli imponenti colonnati. Poi la Sala Smith, così chiamata da uno dei suoi primi esploratori, con il Grande Organo, la più grande colonna della grotta. Poi la Sala delle Trine e dei Merletti per terminare al suggestivo balcone affacciato sulla zona della Reggia e del Lago Lamarmora, la Tribuna della Musica. Le grotte sono indubbiamente uno degli spettacoli naturali più straordinari della regione.


 
Mentre il tardo pomeriggio lascia spazio alla sera, il centro storico di Alghero propone una serie di invitanti ristorantini che servono le tradizionali specialità di pesce di quest’angolo d’Italia. Cena con un antipasto di pesce per proseguire con la tipica aragosta "alla Catalana", semplicemente bollita e servita in tavola con sale, pepe, limone e olio d'oliva, entrambi da accompagnare con l’ottimo Vermentino, uno dei migliori vini bianchi di Sardegna. Sono il vento ed il mare due dei tre compagni di quest’ultima sera in terra sarda. Il terzo è un buon bicchiere di mirto, straordinaria sintesi di quest’isola assolata nel cuore del Mediterraneo.

 
INFORMAZIONI UTILI
Dormire e mangiare
Per dormire a Sassari e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi, agriturismi e b&b.
Per mangiare a Sassari e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.

Per dormire a Alghero e dintorni, consultate la nostra selezione di alberghi e b&b.
Per mangiare a Alghero e dintorni, consultate la nostra selezione di ristoranti e trattorie.
 
Libri e web
- Da comprare sul nostro sito web la Guida Verde Sardegna e la Guida Best of Sardegna
Sconti per tutti e soprattutto per i soci Tci!
- Siti utili: www.turismosassari.itwww.alghero-turismo.itwww.grottedinettuno.it
 
 
 
 
 
22 Marzo 2016
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